"Ibis redibis non morieris in bello": così parlò la Sibilla Variati sulle primarie a Vicenza
Domenica 24 Settembre 2017 alle 10:47 | 0 commenti
Ibis redibis non morieris in bello*. Achille Variati tace, come la Sibilla Cumana che non ha ancora contattato Apollo che consentirà la profezia. Intanto l'on. Sbrollini si defila dal desiderio di candidarsi, continuerà la sua vicenda politica a Roma perchè il partito probabilmente l'ha garantita. Vicenza Capoluogo con la società Pragmata Politika (прагмата политика) indica come candidabile il giovane Giacomo Possamai, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale di Vicenza, ma Vicenza Capoluogo è sempre stata vicinissima al sindaco Variati e questa indicazione è un tentativo di far parlare l'attuale capo dell'amministrazione comunale di Vicenza, la Sibilla Vicetina, o è un tentativo di bruciare un possibile candidato? Â
Altri cardinali, pardon candidabili, tacciono, lavorano ai fianchi di chi potrebbe indicarli o cercano alleanze prima di esibirsi come possibili futuri sindaci? La partita comunque si gioca in primo luogo tra gli iscritti e militanti del Partito Democratico e sarà questo a determinare... a meno che il sindaco Variati non riesca, come è però riuscito in quasi dieci anni, a convincere con parole, appunto sibilline, i maggiorenti del Partito sia a Vicenza sia a Roma, che l'unico candidato possibile è quello che lui ritiene possibile.
Sarà molto interessante verificare chi parteciperà alle primarie e avremo senza dubbio delle sorprese. Sono sempre aperti i pronostici, e chissà se vincerà un cavallo di razza o il ronzino o peggio ancora la mascotte dell'attuale Giunta comunale vicentina. Aspettiamo, ma intanto pensiamo che Vicenza merita un destino migliore che chiede vero impegno e non parole...
Parole arcane, quelle che nelle grotte, un tempo sacrestie, si proferivano per scegliere i candidati.
*Ibis redibis non morieris in bello ‹... mori̯èris ...›. - (Treccani) Frase latina, riferita dal Chronicon del monaco cistercense Alberico delle Tre Fontane (sec. 13°) a un antico oracolo: in quanto priva di punteggiatura (o di altro segno che suggerisca la posizione della pausa nel modo di leggerla), si presta a una doppia interpretazione in quanto facendo pausa prima o dopo il non, il significato della frase viene ad essere rispettivamente «andrai, ritornerai, non morirai in guerra», oppure «andrai, non ritornerai, morirai in guerra». L'inizio della frase è usato talvolta come locuz. sostantivata per indicare risposta sibillina, azione o discorso ambiguo, e in genere cosa che riesca oscura, incomprensibile: le sue parole sono un ibis redibis; questo non è un problema, è un ibis redibis.
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