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I vicentini Matteo Cracco e Luca Menti con l'app mobile Vicker unici italiani al TechCrunch Disrupt di New York

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 3 Giugno 2016 alle 17:35 | 1 commenti

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Viker
Sono vicentini i due giovani imprenditori Matteo Cracco e Luca Menti, unici italiani all'ultima edizione del prestigioso TechCrunch Disrupt di New York (9-11 maggio 2016) - la più importante media conference internazionale in ambito tech rivolta alle startup – dove hanno presentato Vicker (www.vicker.org) la loro mobile App, nuova promessa della peer to peer economy, ovvero la nuova economia basata sullo scambio di servizi fra pari. Il progetto imprenditoriale di Vicker, che ha già raccolto l'interessamento e il sostegno di investitori privati con un primo round di investimenti da un milione di euro, è stato presentato con successo anche alla platea internazionale del Wolves Summit di Varsavia.

Il legame dei due imprenditori con il territorio d'origine è più di un mero dato nel profilo personale: Cracco e Menti, infatti, hanno deciso di stabilire una connessione forte fra questo progetto e Vicenza. “Io e Matteo abbiamo concepito quest'idea a Roma in un momento per noi non facile” - ha spiegato Menti. “Siamo usciti dalle difficoltà con energia e voglia di fare, e abbiamo creato Vicker anche per tutti coloro che come noi, trapiantati in una grande città che non è la loro, non sanno a chi chiedere una mano se hanno bisogno di aiuto per sbrigare qualsiasi incombenza quotidiana. Ma siamo vicentini, nati e cresciuti qui, e questo non lo dimentichiamo. Ed è il motivo per cui abbiamo deciso di attivare subito Vicker anche alla nostra provincia, non solo nella Capitale. Solitamente queste iniziative partono sempre dalle grandi città, arrivando nei centri più piccoli solo di riflesso. Volevamo cambiare questo paradigma”.
Vicker è una mobile App completamente gratuita, un marketplace per la ricerca di professionisti e piccoli lavoratori ai quali affidare qualsiasi incombenza o lavoro quotidiano (pulizie, riparazioni, lezioni private e qualsiasi altra mansione, servizio e attività si voglia richiedere). La App è operativa su Vicenza dagli inizi di maggio e sulla capitale da aprile, e conta già circa quattromila download e ottimi riscontri fra gli utenti, grazie ad un sistema innovativo che include feed bilaterali di lavoratori e utenti che richiedono un servizio (in modo da costruire un mercato che premi qualità, rispetto e fiducia fra le parti), assicurazione senza costi aggiuntivi, e la facoltà dell'utente che richiede il servizio di scegliere il compenso, a partire da una base minima. “Non possiamo dimenticare che se siamo riusciti a creare tutto questo, è anche e soprattutto grazie al supporto di chi ha creduto in noi sin da subito” - ha aggiunto Menti. “Innanzitutto i nostri sviluppatori, Federico De Megni, Mattia Scagno e Daniele Saron, che hanno abbandonato ogni singolo progetto personale per seguirci sin dall'inizio in quest'avventura. Il nostro fantastico team di programmatori biancorossi si è messo a lavorare al progetto quando ancora eravamo senza certezze, ben prima che ricevessimo investimenti, e tutt'oggi lavora a pieno ritmo nella nostra sede di Vicenza, dimostrando ancora una volta gli altissimi standard delle risorse professionali di questo territorio”.
Come funziona Vicker?
Vicker è una mobile App gratuita per iOs e Android, semplice e intuitiva, che grazie alla geolocalizzazione mette in comunicazione diretta le necessità quotidiane di chiunque, in qualsiasi ambito, con un universo di piccoli lavoratori occasionali e professionisti con partita IVA. Qualsiasi sia il servizio di cui l'utente può aver bisogno – dai lavori di fatica, alle riparazioni, dalle ripetizioni alle faccende burocratiche fino alle commissioni quotidiane – Vicker permette di trovare la persona giusta grazie ad un'interfaccia semplice e intuitiva. È sufficiente scaricare l'applicazione sul proprio smartphone, postare una ricerca indicando luogo, tempi e compenso per il servizio richiesto, e tutti i lavoratori iscritti a Vicker per quel settore professionale ricevono un alert e si possono candidare. L'utente può sceglie a chi affidare l'incarico consultando il profilo dei candidati e soprattutto i feedback di chi si è già avvalso del loro aiuto. La novità rivoluzionaria di Vicker è proprio questa: il compenso lo stabilisce il committente. Chi paga per il servizio decide quale sia l'equo compenso per quella prestazione, ma il sistema mette un limite minimo di € 20 per evitare giochi al ribasso, nel rispetto di lavoratori e utenti.
Ad ulteriore garanzia di entrambe le parti, Vicker ne protegge la privacy (i profili dei lavoratori sono visibili solo in seguito alla candidatura), e nel contempo seleziona accuratamente con colloqui diretti tutti i lavoratori che si iscrivono alla App. Inoltre, per completare la registrazione e potersi poi candidare ad una prestazione di lavoro, tutti gli iscritti come lavoratori devono caricare nel sistema documento di identità e codice fiscale. L'obiettivo è fornire un servizio in modo facile, immediato e sicuro. Vicker infatti, garantisce pagamenti senza rischi tramite Paypal (con transazione autorizzata solo a lavoro concluso), agevola le questioni burocratiche fornendo fatture e ricevute precompilate, permette prestazioni in regola per tutti i lavoratori autonomi, con e senza partita IVA (quindi niente lavoro in nero), e include anche la copertura assicurativa dei lavoratori, senza costi aggiuntivi, grazie all'accordo siglato con Zurich Italia.


Commenti

Inviato Domenica 5 Giugno 2016 alle 12:56

Dobbiamo dare fiducia a questi giovani, non se ne può più di chi si lamenta ora dopo aver avuto 40 anni per fare.....niente.
Questi ragazzi hanno competenze, cultura, visione. E devono lottare per il loro futuro, senza pensioni d'oro, posto fisso, ecc. Bravi!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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