I talloni di Achille... Variati
Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 10:43 | 0 commenti
Achille Variati fin dal 2008 ha impostato la sua carriera a Vicenza cavalcando il problema del parco che dovrebbe essere detto “della paceâ€, ossia su un’area di verde immensa ai limiti della città e a fianco  della costruita base americana. Con gran pompa e concorso di kompagni, ecologisti, alternativi, probabilmente qualche Black Bloc, ecc. ma soprattutto forte di appoggi negli uffici che contano, ha vinto le elezioni. Ha cavalcato il problema del parco come “fiore all’occhielloâ€, come la realizzazione “non plus ultra†della sua amministrazione, insomma di se stesso Variati diceva: “Exegi monumentum aere perennius regalique situ pyramidum altius. (Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo e più alto della mole regale delle piramidi).
Sull’onda della richiesta imperdibile del parco, l’Achille vicentino andava rafforzando il suo locale comando. Non fece che promettere durante il primo mandato e non solo a proposito del parco ma per questo e per quello, in ogni quartiere e in ogni dove, accompagnato in questo dai membri della sua Giunta, che perfino nel sociale con i soliti compiacenti facevano riunioni e nulla decidevano, e nemmeno comunicavano ciò che era stato richiesto, ossia la chiarezza dei bilanci. Intanto si utilizzavano i mass media per comunicare soprattutto le promesse e le proteste tonanti del sindaco, ma anche ogni più piccola cosetta compiuta per normale amministrazione come se fosse l’erezione di un monumento a gloria imperitura. Ebbe credito e fu perfino rieletto, anche per le divisioni delle opposizioni che avevano esponenti che camminavano “da soliâ€, invece di fare squadra su un preciso programma per la città come ad esempio L’Associazione Impegno per Vicenza, sempre dedita fin dal 1992 al bene della città , aveva prospettato.
Il secondo mandato vide la Giunta sempre più variatina, e l’indice fu quello della nomina del Vicesindaco non eletto, possibile, ma forse caso unico in Italia,l’abbandono di un eletto che voleva un assessorato e, non avutolo, si dimise. Che cosa abbiano pensato i suoi elettori non è dato sapere, ma egli di tanto in tanto si fa vivo..forse per concorrere prossimamente ad un assessorato...tanto è il suo desiderio.
Il â€verde†promesso ...non cresceva, il Ministero si era liberato dell’incombenza, nessuna compensazione era stata data effettivamente e il parco vuoi per difficoltà derivate sempre dagli Anglo-Americani che avevano bombardato il sito per liberare dal fascismo (non dimentichiamolo), vuoi perché l’amministrazione iniziava a comprendere che i costi sarebbero stati superiori ai vantaggi, non decollava. Ogni tanto un accenno, ogni tanto si parlava di progetti di fattibilità , ma nulla si muoveva e dopo otto anni la situazione, bonifica dei residuati bellici, a parte è sempre statica. Il parco non vede luce, anzi ... Ma il Sindaco non demorde, ma è comunque alla fine della sua gestione a Vicenza e il probabile delfino non è ancora ben chiaro chi sarà , nonostante le esibizioni di candidati che a titolo personale soprattutto nel Partito democratico. si fanno avanti. Continuano alcune realizzazioni di normale amministrazione, sempre esibite nei mass media, ma langue perfino la pulizia e dentro e fuori nei luoghi pubblici. Il degrado è talmente esteso che in ogni dove, a Vicenza, si ha modo di constatarlo. Particolarmente nei parchi, vuoi Campo Marzo, vuoi quello delle Fornaci, vuoi i Giardini Salvi, al Querini non si riesce nemmeno a risolvere il problema dei conigli. Per non parlare delle continue ed esibite promesse, le ultime a Bertesina. Per non ricordare le difficili condizioni delle Biblioteche Bertoliana e della sua appendice in Campo Marzo, fiore all’occhiello di un ragazzo pagato dal Comune per fare...non si sa che cosa, del Museo. Certo si è fatto qualcosa di importante per il Museo Civico, che non ha ancora un Direttore stabile, per usufruire della terrazza della Basilica palladiana, ma non molto per una stagione di spettacoli che poco classici sono stati. La situazione è degradata. I continui “tuoni†del Sindaco contro questo, contro quello, non sono preceduti dai fulmini, ossia da atti che veramente pongano fine al a ciò che con tonante voce stigmatizza. Ma tout va très bien madame la marquise, sembra, quotidinamente, avvertirci l’Achille vicentino che nei parchi ha attualmente uno dei suoi talloni, e sembra avere molte mille piedi…visto che i talloni son molti.
Forse, considerato che a Vicenza sono in atto comunque degli importanti cambiamenti, è già giunto il momento di mutare Sindaco e Giunta.
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