I nostri sindaci Variati, Quaresimin, Hüllweck e ancora Variati che molto ha "dato" a Vicenza che non ha meritato la sua generosità e che ora quindi non merita la "continuità"
Venerdi 3 Novembre 2017 alle 16:22 | 0 commenti
Da decenni abito a Vicenza e diversi sono stati i sindaci che "mi hanno amministrato". Il primo, nel 1995, fu Achille Variati, che ancora fa mostra di sè come sindaco. Del suo primo mandato non si ricorda assolutamente nulla di concreto, solo il cambio di alleanze che era più per propria finalità che non per la città . Infatti, intraprese la carriera in Regione con la sinistra, come fu allora la moda, vedi Rosy Bindi, dei democristiani se-dicenti di sinistra. Nemmeno come Consigliere Regionale si ricorda che cosa fece. Gli successe Marino Quaresimin, molto capace nell'ambito sociale, dove ebbe il coraggio di indirizzare per le residenze dei disabili al modello casa in stile familiare con numeri piccoli di utenti, in modo che avessero la possibilità di costruire buone relazioni.
Per il resto la sua amministrazione non diede grandi risultati e dovette dimettersi prima della scadenza. Fu la volta di Enrico Hüllweck per due mandati e in realtà costruì molto nel primo, pochino nel secondo. Di lui si ricorda che pose fine alla questione del teatro civico, lo costruì, dopo le distruzioni belliche della seconda guerra mondiale e con qualche difetto ora esiste e funziona. Erano decenni che non si aveva un'opera pubblica di vera grande e continua utilità . Smosse poi la possibilità di interventi di restauro di cui si gloriarono i successori, ma non ne hanno alcun merito.
Vi è infine il decennio, quasi, di Variati, che si ripresentò sulla scena amministrativa di Vicenza, forte solo dell'esser riuscito a cavalcare il problema della erigenda base americana e di un parco che peserà sulle casse del Comune per... sempre. Il piè veloce sconfisse, ma si pensa con suo piacere, l'esponente del centro destra Lia Sartori. Così Vicenza ebbe nuovamente un esponente della nomeklatura democristiana... di sinistra a capo dell'amministrazione.
Che ha fatto? Che cosa si ricorderà di lui? Pochino, oltre la normale e non sempre attenta, amministrazione. Lascia molti scontenti, proprio a partire da ciò che doveva essere l'emblema, il famoso parco, che solo ora, con considerazioni meno ideologiche, appare come una spesa e denuncia già la possibilità di seguire il degrado presente in tutti i parchi cittadini, ma si finge di non sapere, come per altri problemi spesso denunciati e non risolti se non con assemblee inconcludenti.
Della sua Giunta è preferibile tacere dato che fatica perfino a tenere in ordine pochi metri quadrati di giardino (casa dei padri separati). Non possiamo stilare un elenco di cose fatte, e nemmeno di cose veramente impostate. Chiacchiera, il sindaco uscente, di questo o di quel progetto con troppi interventi televisivi, ma sulla carta mentre per i relativi finanziamenti... poco se non nulla.
Egli, Variati, ha dato tutto se stesso, dice, ma una così grande generosità non è meritata da Vicenza, quindi è bello che non abbia alcuna continuità .
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