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I sindacati, "secondo Verlato"

Di Citizen Writers Martedi 16 Ottobre 2012 alle 23:59 | 2 commenti

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Riceviamo da Adriano Verlato e pubblichiamo
Non apprezzo più, da tempo, i sindacati. Ne apprezzavo la ragione fondativa che , ora, mi sembra diventata una classica lobby di potere. La signora Camusso, poi,ha un atteggiamento del tutto monocorde. Ad ogni pié sospinto minaccia scioperi generali come si trattasse di eventi normali. Ho letto, varie volte, sue dichiarazioni minacciose, ancor prima di aver partecipato ad incontri con il governo e, quindi, ancora all'oscuro di quanto sarebbe stato proposto.

Quello che, a mio parere,il sindacato, e la signora segretaria in particolare, fanno è di chiedere cose che potrebbero anche starci nel loro merito, ma che non tengono assolutamente in conto la delicatezza della situazione delle casse dello Stato. Il governo, per accedere alle richieste della trimurti, dovrebbe lasciare sguarnite altre voci di spesa con conseguenti proteste del settore interessato. Prendiamo il problema' esodati'. Il problema esiste e il ministro dice che riusciranno a sistemarne 120.000, e che per il rimanente bisognerà aspettare altri esercizi finanziari. Non è che la volontà manchi, solo che facendolo per i 300.000 e oltre, subito, i conti salterebbero. I governi precedenti, forse, pur di non entrare in conflitto con i sindacati dei lavoratori, avrebbero trovato soluzioni arrangiate da scaricare su tempi successivi. E molte altre soluzioni hanno badato solo all'oggi, ma poi i conti sono arrivati sulle spalle di altri. Chiedere è facile, vedi la proposta Damiano, ma governare è cosa ben più complessa e delicata.  

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Commenti

Giorgio Langella
Inviato Mercoledi 17 Ottobre 2012 alle 13:13

Mi dispiace (ma, non tanto) di essere in totale disaccordo con Adriano Verlato. Il problema in Italia non è un sindacato (o più d'uno) che fa il suo mestiere. Un problema, casomai, è la prudenza sindacale di fronte allo smantellamento dello Stato sociale. Ma il problema fondamentale del nostro paese è il lavoro. Il fatto che i lavoratori non hanno prospettive. Il tutto aggravato da un governo che non fa nulla per loro, anzi. Pretende sacrifici pesantissimi. Azzera i loro diritti, li esclude dall'agenda politica. La situazione delle casse dello Stato sarà anche "delicata" come afferma Verlato ma perché devono rimetterle a posto solo lavoratori e pensionati? Perché non si fa una patrimoniale vera che tassi le grandi ricchezze? Perché i ricchi (anzi i più ricchi) sono esclusi dal compito di contribuire al risanamento dello Stato? Perché?
Sul problema degli esodati, come si fa a dire che "bisognerà aspettare" ... è oggi che queste persone (si, caro Verlato, persone e non numeri) hanno bisogno di sicurezza. I sindacati non sono "cattivi", è il governo che vara leggi e norme assolutamente inique e sbagliate. Governare sarà compito più "delicato" che "chiedere", ma pretendere dai lavoratori qualsiasi sacrificio come fa Monti e i suoi ministri non è difficile o complesso, è solamente ingiusto. Un governo di ricchi che fa gli interessi dei ricchi. E gli altri ... non li riguarda.
enzo- VI
Inviato Sabato 20 Ottobre 2012 alle 12:07

Leggo le "opinioni" dei signori Verlato e Langella e vorrei aggiungere qualcosa di personale.Quando l'economia va in crisi dirrompente, ed è il nostro caso, il Sindacato ha poche possibilità di risolvere i problemi, perchè la "controparte" , un tempo era il vecchio Capitale, oggi il mercato libero e la speculazione, sono più forti e stanno imponendo le loro condizioni. La liberalizzazione dei mercati andava controllata ed ancor di più la "delocalizzazione", che ha permesso di trasferire all'estero interi sistemi produttivi, macchinari
pagati in parte con defiscalizzazioni ed anche con finanziamenti a fondo perduto. Ma il Sindacato pare fosse più attendo a sviluppare l'affare Patronati e CAF, che hanno allargato in modo considerevole le entrate. Forse bisognava utilizzare il "potere" del Sindacato, non tanto per cercare soluzioni "corporative" a favore delle categorie più rappresentative (metalmeccanici, chimici, ecc.) in occasione dei rinnovi dei contratti aziendali, ma per "studiare e capire" il mercato (in futuro) e imporre alle Aziende -da una posizione di forza, allora c'era- scelte di investimenti in nuove tecnologie e pianificazioni a medio e lungo termine. Così non è stato ad esempio per FIAT, ILVA, SULCIS e tante altre migliaia di situazioni disastrose. E' mancata e manca tuttora "l'autocritica", che potrebbe servire almeno a non sbagliare più in futuro. -enzo corani-
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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