Quotidiano | Categorie: Agricoltura

I profughi rientrano a Cesuna, momenti di tensione. Prefettura promette il ritorno all’Hotel Tina

Di Andrea Fasulo Mercoledi 21 Ottobre 2015 alle 21:48 | 0 commenti

 

Ci sono stati momenti di tensione intorno alle 18.30 di oggi mercoledì 21 ottobre di fronte all'Ostello Zeleghe di Cesuna di Roana. I 26 richiedenti asilo che questa mattina erano scesi di loro iniziativa a Vicenza per esporre le loro ragioni in Prefettura sono rientrati con un pullman scortato da mezzi dei Carabinieri. Urla e spintoni di fronte all'ingresso dell'ostello, con gli operatori della cooperativa Ecofficina che cercavano di parlare e di invitare alla calma.

Alcuni profughi cercavano di allontanarsi nuovamente, ma alla fine sono stati convinti a rientrare nelle loro camere, evitando la prospettiva di un'altra notte al gelo.
Durante il pomeriggio i profughi erano stati ricevuti in Prefettura a Vicenza. Esasperati dal freddo che si sta facendo sempre più sentire e da una situazione di isolamento hanno chiesto di essere trasferiti. La Prefettura ha promesso il rientro già domani nella loro sistemazione originaria, l'Hotel Tina, dove i lavori di manutenzione dell'impianto di riscaldamento sono in fase di conclusione. Nelle ultime due settimane, dall'inizio dei lavori, erano ospitati infatti nell'ostello Zeleghe, sistemazione provvisoria, insieme ad altri 55 profughi provenienti da Valli del Pasubio. Anche questa "convivenza forzata" sembra sia uno dei motivi delle proteste di ieri e della "fuga" non autorizzata a Vicenza di oggi.
Ancora scossa dai fatti di oggi Verena Vettorato, della cooperativa Ecofficina. "Non capisco perché questo nervosismo. Stavo solo cercando di accoglierli con un piccolo discorso introduttivo, facendo loro capire che devono convivere con l'altro gruppo, e che noi trattiamo tutti allo stesso modo senza privilegi per un gruppo o per l'altro".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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