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"I Padroni del Veneto", giovedì a Montecchio Precalcino

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Marzo 2013 alle 23:49 | 0 commenti

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Circolo Pd di Montecchio Precalcino - I fatti di cronaca giudiziaria di questi giorni stanno facendo emergere una presunta "tangentopoli veneta"
"Per noi l'indagine inizia qui, perché c'è qualcosa di più di una semplice evasione finalizzata al godimento dei fondi neri". Il comandante del Nucleo di polizia tributaria di Venezia, colonnello Renzo Nisi, parla il giorno dopo la decisione del tribunale del Riesame che ha confermato il carcere per Piergiorgio Baita e la titolarità della Procura di Venezia dell'inchiesta che coinvolge l'AD della Mantovani spa.

Il libro "Padroni del Veneto" scritto dal giornalista Renzo Mazzaro ed edito da Laterza edizioni racconta già dal 2012, epoca della sua prima pubblicazione, l'intreccio tra le vicende politiche ed economiche di questa regione nell'ultima ventina d'anni, e la personale ascesa e caduta del perso-naggio che l'ha governata per tre lustri recitando la parte del Gianburrasca in salsa locale. Con una ricaduta che peraltro va oltre la cronaca: sulla scena nazionale, il Veneto poco contava all'inizio, poco conta oggi.
Insomma, nulla o quasi sembra cambiato dalla celebre definizione di Sergio Romano che tanto irrita l'ex governatore: giganti economici, nani politici.
Semmai, anche i giganti cominciano a non essere più tali, come annota con la consueta tagliente chiarezza Francesco Giavazzi, fedelmente riportato dall'autore.
Il libro è aggiornato alle ultimissime vicende, incluse quelle legate al passaggio della Lega dal boom al flop, a uno Zaia che guida una Regione ingessata dal vecchio sistema di potere.
Tutto ruota attorno a un Galan autocentrato, infastidito dai riti della politica compresa l'esigenza di cementare una vera struttura di partito, e che come scrive Mazzaro per quindici anni non ha avuto amici ma solo commensali. Un ex giovane promettente liberale della scuderia dei "Migliorini boys", poi trasmigrato a Milano come dipendente berlusconiano di Publitalia; e che quando è tornato a casa, come spiega nel libro l'ex direttore regionale di Confindustria Francesco Borga, ha manifestato i limiti di uno che si era presentato in politica senza neanche sapere cos'era il Veneto. Gliel'ha dovuto spiegare una politica navigata e di sicuro spessore come Lia Sartori; anzi, come emerge dalle pagine di Mazzaro, ha fatto molto più che spiegarglielo. E infatti con questi intrecci tra politica ed imprese amiche che si aprono autentici Mississipi di soldi per una serie di opere pubbliche già cantierate o comunque in programma. Una fonte cui si abbeverano, come Mazzaro documenta con grande rigore, pochi eletti, per giunta sempre i soliti. Entrambi questi aspetti si inseriscono in una terra che un tempo era la locomotiva d'Italia, e che oggi è ridotta a un'arrancante vaporiera.
Dove un sempre più diffuso disagio sociale spazia dal massiccio assenteismo elettorale al preoccupante degrado economico, la cui punta d'iceberg è rappresentata dal suicidio di troppi imprenditori.
Il saggio edito da Laterza assume, con le indagini della Procura di Venezia, un'attualità ancora più significativa dell'intreccio tra poteri economici e poteri politici
Il circolo Pd di Montecchio Precalcino ha organizzato l'incontro con Renzo Mazzaro, autore del libro-denuncia "I Padroni del Veneto" con la partecipazione di Claudio Rizzato ex consigliere regionale, testimone della politica veneta che racconterà in prima persona il clima che si viveva nella sede istituzionale di Palazzo Ferro-Fini.

Giovedì 28 marzo ore 20:45
"I Padroni del Veneto,
storia di vent'anni di politica veneta e dei suoi "affari"
Teatro Centro Ricreativo di Preara - Montecchio Precalcino

L'evento è promosso dal circolo Pd di Montecchio Precalcino


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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