I lavoratori della Lovato Gas ricevono sostegno da rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali
Martedi 17 Ottobre 2017 alle 18:45 | 1 commenti
Nel tardo pomeriggio di oggi 17 ottobre una delegazione bipartisan di consiglieri comunali di Vicenza (Francesco Rucco, Giacomo Possamai, Sandro Pupillo e Claudio Cicero) si è recata in visita presso il presidio permanente dei dipendenti della Lovato Gas Spa di Vicenza, per esprimere la propria solidarietà e vicinanza in un momento di particolare tensione per il futuro dell'azienda e soprattutto dei lavoratori e delle loro famiglie.
I consiglieri dichiarano : "Il Consiglio Comunale, nell'ultima seduta, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che chiedeva al Sindaco del Comune di attivarsi per trovare una soluzione al problema. Regione del Veneto e Comune di Vicenza, giovedì prossimo 19 ottobre incontreranno il sindacato per un aggiornamento sullo stato della situazione aziendale e prospettare eventuali soluzioni positive. Nell'auspicio che giungano finalmente da detta riunione notizie confortanti per i lavoratori, noi continuiamo ad affiancarli in questa battaglia."
A richiedere invece un intervento urgente della Regione veneto e Cristina Guarda, consigliera regionale della lista AMP che dichiara: "La Giunta regionale assuma urgentemente un ruolo attivo nella vertenza, a tutela dei lavoratori della Lovato Gas".
Questo l'impegno previsto dalla mozione presentata da Guarda e sottoscritta dal PD, in relazione alla vicenda della storica azienda di Vicenza che dal 2008 appartiene al Gruppo Landi Renzo operando nell'ambito della conversione di veicoli a gas.
La mozione evidenzia come "nelle scorse settimane il Gruppo Landi Renzo ha annunciato, attraverso il
proprio sito web, l'intenzione di interrompere la produzione nel sito berico e di delocalizzare la
produzione all'estero. Una decisione unilaterale che colpisce un sito che ha sempre registrato un
fatturato in attivo, oltre che un costante avanzamento tecnologico. La Lovato Gas ha infatti chiuso il
bilancio 2016 con un utile di 1,2 milioni di euro, fatturandone 34, prestandone 3 al gruppo Landi Renzo e realizzando risparmi nei processi produttivi e nel costo del lavoro per circa 500 mila euro".
Secondo la consigliera regionale "L'azienda è dunque in ottima salute ed è davvero inaccettabile oltre che contraddittorio il fatto che si scelga di delocalizzare: un atto di irresponsabilità sociale ed irrispettoso nei confronti di un intero territorio che molto ha dato a questa realtà produttiva. Il destino lavorativo di decine di lavoratori della Lovato, per la maggior parte donne dall'età media compresa tra i 40 e 55 anni viene ora esposto al rischio di un difficile reinserimento lavorativo in caso di licenziamento. E' dunque indispensabile che la Regione dia pieno sostegno, in sede di trattative, a questi addetti".
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