I lavoratori della comunicazione Cgil confermano Baù e affrontano i temi attuali
Martedi 11 Marzo 2014 alle 20:48 | 0 commenti
CGIL Vicenza - Slc (Sindacato Nazionale Lavoratori della Comunicazione) Cgil Vicenza, categoria che conta 901 iscritti, ha riconfermato Sergio Baù, 49 anni, segretario generale a livello provinciale. La rielezione è avvenuta a conclusione del V congresso sindacale, svoltosi nei giorni scorsi all'Hotel Vergilius di Creazzo. Nella sua relazione, Baù ha passato in rassegna i problemi dei singoli settori: industriale, postale e delle telecomunicazioni.
Il comparto della carta, della stampa e dell'editoria sta soffrendo particolarmente: “Per il settore dei cartai si parla di una stima di eccesso di capacità produttiva del 40%. Siamo vicini al crollo del mercatoâ€, ha spiegato.
Preoccupa anche il calo del settore postale, diffuso in tutto il mondo e legato ad un cambio sostanziale delle modalità di comunicazione e ad un calo massiccio degli inviti pubblicitari. In Italia, Poste Italiane è ancora l'azienda leader, ma, ha affermato il segretario, “nella nostra provincia abbiamo assistito in questi anni a una drastica riduzione del personale, attuata, soprattutto, con il ricorso ad esodi incentivanti. Esodi che, in un territorio come il nostro con carenze strutturali, compromettono la quotidianità di un servizio pubblico sempre più carenteâ€.
Vicenza, inoltre, deve fare fronte anche ad un crescendo di incidenti e infortuni invalidanti. “La nostra provincia è fra le prime due, a livello nazionale, per incidenza di infortuni nel recapito, segnando di fatto un grande arretramento per quanto riguarda le politiche della sicurezzaâ€, ha aggiunto Baù.
Una riduzione degli addetti si registra anche nel settore delle telecomunicazioni. “Abbiamo assistito alla guerra al ribasso sui prezzi, una competizione assurda che, invece di aumentare il fatturato, lo affossa. E questo comporta conseguentemente la riduzione dei costi. Costi che nel campo dei servizi sono sostanzialmente i costi del personaleâ€.
C'è poi il grande tema dell'agenda digitale: “Riscontriamo un ritardo imbarazzante: siamo al 14% di diffusione della banda larga contro oltre il 30% della media europea. È un capitolo che richiederebbe investimenti massicci che oggi la nota vicenda che coinvolge Telecom Italia rischia di vanificareâ€.
A conclusione del suo discorso, il segretario ha parlato della Slc del futuro. “Vogliamo essere inclusivi. Vogliamo lavorare per una Slc più reticolare, aperta al lavoro e meno direttiva, capace di riconoscere il singolo e meno omologante, capace di stupirsi ed apprendere, integrata e più responsabile. In sintesi vogliamo concretizzare ciò che la Cgil ha progettato quando ha costituito la Slc: una piccola categoria con diverse esperienze settoriali a cui è stato affidato un grande compito, quello di rendere evidente che la sintesi e la solidarietà fra i lavoratori di 'differenti' settori è sempre possibileâ€.
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