I Giovani democratici: oggi in Provincia con le "spille tricolori"
Martedi 1 Febbraio 2011 alle 00:26 | 0 commenti
Giacomo Possamai, Giovani Democratici - Dopo la riuscita dell'iniziativa di mercoledì scorso fuori dal Consiglio Comunale di Vicenza, oggi martedì 1 febbraio saremo nuovamente fuori da Palazzo Nievo per consegnare le spillette tricolore, stavolta ai consiglieri e agli assessori provinciali - annuncia Giacomo Possamai, Segretario provinciale dei Giovani Democratici. Ci ha molto amareggiato - continua Possamai - notare che i consiglieri Borò e Barbieri, unici esponenti della Lega Nord presenti all'ultimo consiglio comunale, abbiano deciso di non appuntarsi la coccarda tricolore con la motivazione che il tricolore e l'Unità di Italia non meritano di essere festeggiati.
Noi vorremmo, invece, che almeno la bandiera e l'appartenenza al nostro Paese rimanessero un patrimonio condiviso da tutti, in particolare da chi riveste ruoli nelle istituzioni. Per questo motivo speriamo che, quando domani gli consegneremo la spilletta, il presidente Schneck se la appunti orgogliosamente al petto, sentendosi prima di tutto un uomo delle istituzioni e solo in seconda battuta un uomo di partito. Del resto anche il suo compagno di partito Flavio Tosi, sindaco di Verona, ha riconosciuto l'importanza dei festeggiamenti per i 150 anni dall'Unità , sottolineando che il sindaco deve essere il sindaco di tutti i cittadini. Ma riaffermare il valore dell'Italia unita non vuol dire negare la necessità di una riforma in senso federale dello Stato: siamo più che favorevoli ad un federalismo che spinga chi ci governa ad una maggior attenzione nell'uso delle risorse e che porti il livello di governo il più vicino possibile ai cittadini. Pensiamo anzi che il federalismo sia una grande occasione per unire il Paese e per uscire dalla terribile impasse politico-istituzionale che stiamo attraversando, spingendo la classe politica e gli amministratori locali ad assumersi direttamente le loro responsabilità di fronte ai cittadini. Una riforma così importante e strutturale deve però essere condivisa dalla gran parte dei cittadini: per questo noi crediamo che sia necessario partire da alcuni punti fermi, che devono essere patrimonio unanime. L'art. 5 della Costituzione recita "La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali": noi crediamo che sia proprio da qui che dobbiamo ripartire.
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