I Giovani Democratici aderiscono allo sciopero studentesco di venerdì 7 ottobre
Giovedi 6 Ottobre 2011 alle 11:33 | 3 commenti
Giacomo Possamai Angela Tessarolo, Giovani Democratici - Lo sciopero studentesco nazionale indetto per la giornata di venerdì 7 ottobre interesserà anche la provincia di Vicenza. La partenza del corteo è prevista per le ore 8.30 dalla stazione ferroviaria cittadina, e si concluderà in Piazza Matteotti, dove gli studenti si riuniranno in assemblea. I Giovani Democratici della provincia di Vicenza appoggiano le motivazioni della protesta, sostenute soprattutto dalla Rete degli Studenti.
"Riteniamo che la partecipazione a questo sciopero sia necessaria e sentita da tutti noi studenti. Siamo stanchi di questa politica che non dà spazio ai giovani e alle nostre opinioni - dichiarano Angela Tessarolo, responsabile scuola dei GD e il segretario provinciale Giacomo Possamai - Come Giovani Democratici reputiamo inammissibile che la prima spesa da tagliare in tempo di crisi siano gli investimenti per la scuola pubblica, ipotecando il futuro quindi del nostro paese. L'istruzione, diritto fondamentale sancito dalla nostra carta costituzionale, deve essere offerta a tutti, di qualità e senza disparità . Lo dice la nostra Costituzione. I più colpiti sono, come di consueto, i ceti meno abbienti, che vengono così private della possibilità di acuistare libri a prezzo ridotto, di ottenete borse di studio, di raggiungere quella parità di opportunità per tutti che sono alla base di uno stato di diritto.
Secondo i dati OCSE, l'Italia è fra i paesi che investe meno nella scuola pubblica (4,8% del prodotto interno lordo contro la media OCSE del 6,1%). La scuola italiana si colloca infatti al 29° posto su 34 paesi.
Ai giovani dovrebbe inoltre essere data la possibilità di proporsi come soggetto non solo sociale, ma anche politico, e per fare questo è necessario che venga messa a disposizione una base culturale solida, ad ampio raggio, data da una scuola pubblica di qualità , in grado di formare persone con coscienza critica - proseguono Tessarolo e Possamai - La cultura deve essere trasmessa in tutta la sua complessità , non censurata né strumentalizzata, ma attualizzata e compresa.
Per queste ragioni noi Giovani Democratici abbiamo deciso di scendere in piazza e cercare di riprenderci quello che ci appartiene: una scuola di qualità , garantita a tutti, senza distinzioni. Vogliamo una politica che favorisca l'istruzione pubblica e che investa sui giovani, pensando non solo al loro futuro, ma anche a quello dell'Italia intera."
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