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I giovani dei bar dello spritz a Variati e Moretti: sì a più bagni, ma meglio più spazi per vivere

Di Andrea Serventi Martedi 13 Luglio 2010 alle 22:20 | 0 commenti

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Giornata decisiva per la telenovela "Canceeto" (video e foto sono VicenzaPiù, n.d.r.). Oggi, infatti, l'amministrazione comunale ha incontrato i giovani vicentini per spiegare loro le ragioni che hanno portato alla firma della tanto discussa ordinanza di chiusura anticipata del bar di via Tre Scalini e per ascoltare i motivi della forte opposizione dei ragazzi a quest'ultima ma anche le loro proposte per una 'Vicenza per i giovani'.

All'Informagiovani di Contrà Barche la sala era gremita. I giovani non si sono lasciati scappare l'occasione di un confronto intenso, ma civile con il sindaco Achille Variati e con l'assessore alle politiche giovanili Alessandra Moretti (è stato presente per un po' anche l'assessore alla sicurezza Marco Dalla Pozza mentre tra gli ‘uditori' c'era l'assessore allo sport, Umebrto Nicolai). Presente da un certo momento in poi anche il gestore del locale in questione, Fabio Casarotto.
Achille Variati, Alessandra Moretti e Fabio Casarotto a Informagiovani (foto VicenzaPiù)Variati ha aperto il dibattito spiegando i motivi che lo hanno portato a firmare l'ordinanza di chiusura anticipata del "Canceeto", illustrando dettagliatamente i disagi che si venivano a creare nell'ora dello spritz, dalle 18 alle 21, davanti al locale: intralcio al traffico (in quanto via Tre Scalini è accessibile alle auto), urla, schiamazzi, sporcizia, vomito e urina sulle pareti di edifici pubblici e talvolta anche su portoni di abitazioni private.
Queste sono state, sostanzialmente, anche le lamentele mosse dai residenti. Da qui la necessità di dare un freno a questo degrado che si era venuto a creare.
Dal canto loro i ragazzi hanno ammesso che tali situazioni sono parzialmente reali, ma hanno ribadito che difficilmente in mezzo alla ressa generata dalla grande frequentazione del bar è possibile utilizzare il bagno del locale e, quindi, hanno formulato la loro prima concreta richiesta: servizi igienici all'aperto (i cosiddetti "bagni chimici").
Variati tra i giovani (foto VicenzaPiù)Il problema della sporcizia (bicchieri e sigarette gettate a terra) potrebbe, invece, essere risolto aumentando il numero dei cestini attorno al locale a parere loro. Con questi piccoli accorgimenti "l'inciviltà materiale" potrebbe essere eliminata o quanto meno limitata.
Successivamente il discorso si è ampliato ed è andato a coinvolgere le modalità con cui reprimere eventuali atteggiamenti sbagliati da parte di qualcuno. Subito scartata dal sindaco l'ipotesi di istituire un servizio di pattugliamento da parte della Polizia Municipale: "Non voglio che Vicenza sia una città di Polizia". Concordi i ragazzi, i quali, però, hanno lamentato che, invece, un inasprimento di controlli da parte della polizia (locale e non) sia in atto da tempo, addirittura con agenti in borghese. D'altra parte i molti giovani presenti hanno sottolineato come sia impossibile per loro fermare dei coetanei mentre ‘stanno pisciando' (non è certa mancata la schiettezza del linguaggio tra gli interlocutori di stasera, n.d.r.) , in quanto questo scatenerebbe reazioni violente dovute in parte anche all'alcool.
Variati e Moretti nella sala piena di Informagiovani (foto VicenzaPiù)Qualcuno ha, poi, fatto notare che almeno in centro ora ci sono punti di ritrovo per i ragazzi, come è il "Canceeto", e che questo è un passo avanti rispetto a quanto fatto dalla precedente amministrazione comunale, che aveva trasformato il cuore della città in un'area morta.
Ma la chiave di volta del problema, ha sottolineato un giovane cileno, Duilio, poi seguito a ruota dagli altri ragazzi, è che "più che luoghi da spritz a Vicenza mancano aree in cui i ragazzi, senza essere costretti a incontrarsi intorno a un bicchiere, per quanto economico e ‘ben servito' come da Fabio, possano suonare, scambiarsi esperienze di vita, crescere e vivere, insomma, senza sentirsi chiusi in una città che dalle 11 di sera è senza vita, come appare a molti miei amici quando arrivano a Vicenza".
Il confronto è, quindi, proseguito con una lunga serie di batti e ribatti proprio su questo punto, che trovato d'accordo da una parte i ragazzi, molto attivi e propositivi, dall'altra il sindaco e gli assessori.
"Da questi appunti e spunti - ha concluso tirando le somme Variati -, per evitare che si debba arrivare in futuro ad emettere altre ordinanze così restrittive, anche se dovute, per sensibilizzare chi di dovere, e per rivitalizzare la città, anche e soprattutto per i nostri giovani, devono nascere idee e azioni concrete. Pur tenendo conto delle difficoltà economiche che oggi l'Amministrazione incontra nella gestione della sua attività dopo la manovra imposta da Berlusconi, da settembre, dopo aver cominciato a studiare fin da subito le vostre proposte, cercheremo di verificarne la fattibilità con voi come protagonisti tramite altri incontri come questo, che Alessandra Moretti, che certo una ... ‘campana non è', promuoverà con voi. Fermo restando il rispetto della convivenza civile, di cui non dubito dopo i vostri interventi maturi, forte dei quali mi incontrerò a breve con Fabio Casarotto per affrontare il suo specifico problema (anche umano oltre che economico), sono sicuro che ‘il problema Canceeto' potrà e dovrà aprire una nuova fase di confronto con voi, che siete il futuro di questa città!"
Il dialogo iniziato tra Amministrazione comunale e giovani potrebbe segnare non solo l'inizio di un nuovo capitolo nei rapporti con i ragazzi ma anche di un nuovo modo di pensare alcune aree e alcune attività a Vicenza: "non ci dispiace ascoltare i concerti con band che organizzate, ma perché non farne anche con le band di noi giovani vicentini?", ecco un'altra giusta provocazione raccolta da una ragazza e non solo da lei. Perchè i vari Nicolò, Dario, Leonardo, Silvia ... hanno testimoniato di una Vicenza che vuole vivere oggi per guardare a domani.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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