I due possibili dopo Monti
Mercoledi 16 Novembre 2011 alle 15:48 | 0 commenti
Mentre Angela Merkel si è appena dichiarata addirittura pronta a "rinunciare a parte della sovranità della Germania" per contrastare il cataclisma dei mercati e mentre il contagio si sta estendendo alla Francia, fino a giorni fa tronfia di sicurezza, un liberale cattolico come Mario Monti ha comunicato (qui il video, ndr) la composizione del suo governo d'emergenza*. Mai denominazione si è rivelata così centrata da non lasciare spazio alcuno. Alle spacconate, da un lato, di chi non voleva vedere questa crisi epocale e di sistema, accentuata ed esasperata dalla casta al governo. E dall'altro agli infingimenti di un'opposizione tale di nome, ma non progettualmente, e che fa solo da contro casta a quella regnante di turno. Giudizi sui nomi del governo? E' un esercizio che lasciamo a lettori e opinionisti. Noi siamo solo seriamente preoccupati.
E ci dobbiamo solo augurare che Monti faccia bene. E presto. Se così sarà , un'opinione la anticipiamo noi che tutto siamo fuorchè qualunquisti. Vadano a casa tutti, ma proprio tutti i politici, perché sono stati eletti (o nominati "a loro saputa"!) per governare e non ne sono stati capaci costringendo addirittura un suo partigiano come Napolitano a commissariare la democrazia dopo che i poteri forti hanno commissariato l'Italia. Se neanche Monti ci riuscirà , invece, ci sarà poco da discutere e da dire addio alle opinioni. Lorsignori, politici e speculatori, ci avranno regalato il fallimento e il vuoto che ne nascerebbe. Un vuoto che subito rioccuperanno. Loro. Di forza.
*Sono diciassette i ministeri del governo Monti: dodici con portafoglio (tra questi l'Economia, del quale Monti ha l'interim), cinque senza portafoglio. Tre le donne nella squadra di governo.
I 12 ministeri con portafoglio sono:
Economia, Mario Monti (interim)
Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata
Interno, Anna Maria Cancellieri
Giustizia, Paola Severino
Difesa, Giampaolo Di Paola
Sviluppo-Infrastrutture, Corrado Passera
Agricoltura, Mario Catania
Ambiente, Corrado Clini
Lavoro-Pari Opportunità , Elsa Fornero
Salute, Renato Balduzzi
Istruzione, Francesco Profumo
Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi
I cinque ministeri senza portafoglio sono invece:
Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi
Turismo-Sport, Piero Gnudi
Coesione Territoriale, Fabrizio Barca
Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda
Cooperazione Interna e Internazionale, Andrea Riccardi
Sottosegretario alla presidenza del consiglio Antonio Catricalà .
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