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I dipendenti di VB e BPVi: “traditi due volte, offese e aggressioni”

Di Rassegna Stampa Sabato 25 Aprile 2015 alle 15:17 | 0 commenti

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Si sentono soli in prima linea, a fronteggiare l’enorme ondata di rabbia dei clienti cui, in passato ma anche nei mesi scorsi, sono stati chiamati dalle aziende a “caldeggiare” l’acquisto di azioni proprie. Sono i dipendenti degli sportelli di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca che, dopo la notizia che i rispettivi istituti avrebbero decurtato il valore dei titoli del 23%, sono stati presi di mira da clienti inviperiti. Nei giorni scorsi i sindacati di entrambe le Popolari non quotate hanno scritto comunicati indirizzati alle direzioni.

Il 20 aprile i coordinamenti di PopVi di DirCredito, Fabi, Fiba/Cisl e Fisac/Cgil, in una nota intitolata “Traditi due volte” hanno lamentato che i dipendenti sono «impauriti e affranti perché sono stati lasciati soli. La situazione è particolarmente delicata e ha fatto registrare in alcune filiali da parte della clientela (che peraltro minaccia l’estinzione dei rapporti) offese molto pesanti, aggressioni verbali e non solo». Ma “traditi due volte” perché i bancari sono «dipendenti e soci: perché anche molti colleghi sono stati “invitati” ad acquistare azioni negli ultimi anni (o si sono visti rifiutare da almeno due anni richieste di vendita, a fronte di un finanziamento)». I sindacati chiedono che i dipendenti siano «manlevati da ogni eventuale responsabilità attribuibile a prassi commerciali — più o meno discutibili — definite unilateralmente dall’azienda».
Analoga la riflessione di DirCredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil e Uilca di Veneto Banca: «Porteremo avanti la tutela dei colleghi, della loro professionalità e del loro operato: il gioco dello “scarica barile” non potrà in alcun modo vedere coinvolti i colleghi che sono sempre stati “in prima linea”. In caso di azioni di responsabilità, da parte di clienti e azionisti, è l’azienda che dovrà farsi carico delle spese legali, anche quando questi dovessero essere indirizzate a qualche sfortunato collega. Ove dovessero intervenire provvedimenti disciplinari nei confronti di chi si è sempre limitato a eseguire le disposizioni ricevute dai propri superiori e ha sempre operato in buona fede, credendo in quello che gli veniva raccontato, diciamo fin d’ora che ricostruiremo pedissequamente e minuziosamente ogni passaggio degli ordini di servizio che sono stati impartiti tempo per tempo, per tutelare i colleghi», concludono i sindacati.
di Nicola Borzi da Il Sole 24 Ore


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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