I dati sul turismo a Vicenza e il pensiero di Bulgarini
Mercoledi 11 Dicembre 2013 alle 11:43 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Da inizio gennaio a fine settembre 2013 il Veneto ha registrato +0,9 per cento di arrivi e -1,6 per cento di presenze rispetto allo stesso periodo del 2012. I dati sui flussi turistici nell'intera regione nei primi nove mesi dell'anno forniti  dalla Regione Veneto rendono ancora più evidente il successo della città di Vicenza che da gennaio a settembre 2013 ha segnato +18% per gli arrivi e +3,5% per le presenze.Â
Per “arrivi†si intende il numero di persone registrate negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, per “presenze†il numero totale dei pernottamenti.
“Quando sono stati presentati alcuni giorni fa dal consorzio “Vicenza èâ€, i dati per la città di Vicenza sono apparsi molto soddisfacenti – commenta il vice sindaco e assessore alla crescita, Jacopo Bulgarini d'Elci -. Ma ora che sono stati resi noti i dati per tutta la regione, il risultato di Vicenza città è entusiasmante. Se il turismo in regione cresce di meno dell'1%, Vicenza raggiunge quota +18%â€.
Il consorzio “Vicenza è†aveva anche illustrato i buoni dati della provincia di Vicenza che ottiene nei primi nove mesi del 2013 +7,2% per gli arrivi, ma -2,5% per le presenze; va ricordato che il dato della provincia è comunque trainato dal +18% e dal +3,5% della città che sono compresi al suo interno. Complessivamente, infatti, il turismo del comune di Vicenza rappresenta il 30,3% del totale degli arrivi di tutta la provincia e il 23,6% delle presenze.
“Il Veneto è di gran lunga la regione più turistica d'Italia – spiega Bulgarini d'Elci –. Nel 2012 ci sono stati 62,4 milioni di presenze nella regione: in media, ogni 6 pernottamenti in Italia, 1 è in Veneto. La parte del leone la fa Venezia e la sua provincia (34 milioni di presenze nel 2012) seguita da Verona, la zona del lago di Garda e la provincia (14 milioni di presenze nel 2012). Vicenza e provincia nel 2012 sono rimaste molto indietro, al di sotto dei 2 milioni di presenze totali. Questo significa che c'è un grande potenziale turistico per la nostra città , che non è mai stato valorizzato a sufficienza in passato. Con la riapertura della Basilica palladiana nell'ottobre del 2012 e la grande mostra Raffaello verso Picasso, la precedente amministrazione Variati ha dato il primo grande impulso in questa direzione. Una spinta di cui vediamo ora i risultati con dati che vanno oltre le più rosee aspettativa per i primi nove mesi del 2013, ancor di più se comparati con il dato regionaleâ€.
“Ma questo non è un traguardo, è solo un punto di partenza – conclude Bulgarini d'Elci -. Di più, è la dimostrazione che investire in cultura e turismo significa creare opportunità per il presente, ma soprattutto per il futuro della nostra economia. La città sta cambiando, diventando sempre più aperta e accogliente, grazie all'impegno di albergatori, ristoratori, baristi e di tutti gli operatori che insieme al Comune hanno deciso di scommettere sul turismo come fonte di benessere in tempi di crisi economica. Una scommessa che ha dimostrato di essere vincente e merita quindi di essere rilanciata. Questi primi risultati ci convincono infatti ancora di più che Vicenza può e deve lavorare con coraggio per conquistare il ruolo che le spetta: è una capitale dell'arte, della cultura e della bellezza che merita di diventare una meta turistica di primo piano nei circuiti nazionali e internazionali. Raggiungere questo obiettivo porterà benefici al capoluogo, ma con riflessi positivi su tutto il territorio provincialeâ€.
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