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I costruttori iniziano a segnalare i corrotti. Ma le associazioni possono fare... ben poco

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 11 Ottobre 2014 alle 10:42 | 0 commenti

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di Al.A.*

Quando le onde si sono innalzate sulle paratie del Mose e la bufera ha investito i cantieri dell'Expo, i colpi di vento hanno fatto sbattere anche il portone di viale Astronomia, la sede di Confindustria nazionale. Non a caso, in quei giorni di primavera, il presidente di tutti gli industriali italiani Giorgio Squinzi è sbottato accusando i suoi associati colpevoli di aver oliato il sistema.

«Fuori i corrotti da Confindustria», è stato per giorni lo slogan dell'associazione. E in effetti, qualcuno è stato sospeso. In Veneto è successo alla vicentina Maltauro, dopo l'arresto dell'allora amministratore delegato del gruppo di costruzioni Enrico Maltauro. E le altre aziende? Quelle che fanno capo a quel Consorzio Venezia Nuova che è stato il cuore del sistema corruttivo veneto? Niente di niente. I manager corrotti sono stati sostituiti uno a uno e le aziende hanno continuato a lavorare. «Mica si possono danneggiare le strutture aziendali e i lavoratori», dice il vicepresidente di Confindustria Veneto con delega alle Infrastrutture Franco Miller. Chi deve pagare semmai è il manager, il presidente. Anche il titolare. «Ma le aziende intese come strutture hanno bisogno dei servizi dell'associazione - interviene il vicepresidente di Unindustria Treviso Luciano Marton che ha ricevuto la delega all'etica istituita dall'associazione -. Le associazioni devono promuovere le buone pratiche. La prima e più importante arma contro la corruzione è la cultura». Una questione completamente diversa è quella delle cariche istituzionali all'interno di Confindustria. «Se da una parte l'impresa non deve essere danneggiata, dall'altra chi ha corrotto non può e non deve ricoprire cariche all'interno dell'associazione perché chi vince le gare pagando tangenti danneggia le altre imprese e genera una catena di illegalità con costi esorbitanti per l'intera società», spiega Sergio Bellato, ex presidente di Unindustria Treviso e fondatore di Proetica, organizzazione che promuove la cultura dell'etica d'impresa. Per pagare le tangenti infatti servono soldi neri che spesso si traducono in fatture gonfiate, evasioni fiscali milionarie e impoverimento delle piccole imprese che lavorano in subappalto. «Proprio per questo abbiamo iniziato a fare le prime segnalazioni - interviene il presidente dei costruttori veneti (Ance) Luigi Schiavo -. Ci sono stati casi di appalti così clamorosi che abbiamo sentito il dovere di richiamare l'associato. Poi, visto che non c'erano risposte, abbiamo girato tutto all'autorità anticorruzione». Nemmeno questo però potrà fermare la corruzione. «Se c'è un funzionario o un politico corrotto, le associazioni possono fare ben poco», conclude Schiavo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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