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Covepa, Cat ed AltroVe alla Regione: chiarezza su scandalo Baita, Vernizzi e project financing

Di Filippo Zenna Giovedi 28 Marzo 2013 alle 22:45 | 0 commenti

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Uniti si vince. O almeno si ottengono risposte. I comitati hanno deciso di fare fronte comune per ottenere chiarezza dalla Regione e trasferirla così ai tanti cittadini che rappresentano. In quindici intorno ad una tavola rotonda a palazzo Badoer (Venezia), ma in pratica specchio di un'ampia fetta di popolo veneto, che pretende d'essere partecipe, che non vuole che lo scandalo Baita-Mantovani finisca per essere annacquato, che chiede lumi sulla posizione di Silvano Vernizzi di Veneto Strade, che cerca di portare la propria voce dentro il consiglio regionale.

Il Co.Ve.Pa ha fatto da traino perché tutti i coordinamenti ed i comitati del Veneto interessati direttamente alla questione infrastrutture aderissero all'importante iniziativa. Con il coordinamento per la pedemontana alternativa si sono "associati" l'Altro Veneto ed il Cat (Coordinamento Comitati Ambiente e Territorio della Riviera del Brenta e del Miranese). Tanti piccoli e grandi comitati compatti nel fronte di protesta e di proposta. Ognuno con la propria porzione di questioni da chiarire per affari diretti o indiretti che la Mantovani, sotto la gestione Baita, aveva conquistato nei rispettivi territori. Pure la politica s'è mossa: Sel, Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista hanno appoggiato l'iniziativa per "scoprire" fino in fondo l'iceberg venuto in superficie con l'arresto di Piergiorgio Baita. Nel documento Co.ve.pa, appoggiato da AltroVe e Cat, si fa esplicito riferimento alla Mantovani, si punta poi il dito sulla finanza di progetto - modalità largamente usata da Galan ma pure da Zaia - e su Silvano Vernizzi, la cui posizione è già stata portata in Parlamento Europeo dall'eurodeputato Andrea Zanoni che ha spesso dichiarato il presidente di Veneto Strade controllore e controllato allo stesso tempo. Tre le richieste specifiche che i coordinamenti uniti hanno esplicitato nel corso della riunione di questa mattina a Venezia. La prima relativa alla commissione d'inchiesta istituita ma non ancora strutturata nelle nomine: "Vogliamo che tale commissione lavori in piena trasparenza, rendendo disponibili tutti i documenti relativi al corpo dei contratti delle opere pubbliche, sia in regime di contratto di concessione di servizi tramite finanza di progetto ce in regime di contratto di appalto e che sia aperta alla partecipazione di esperti proposti dal Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni dei cittadini che nei vari territori si sono opposti a varie opere riconducibili a questo sistema di gestione e che, nella maggioranza dei casi, vedono coinvolto il Gruppo Mantovani". Secondo punto sul quale i comitati i batteranno è la sospensione momentanea di tutti i lavori già avviati o pronti a decollare col metodo del project financing: "Vogliamo che il Consiglio Regionale chieda alla Giunta regionale di sospendere, fino alla fine del lavoro della Commissione d'Inchiesta, tutti gli iter in essere di opere regionali che prevedano la finanza di progetto e che sia abbandonata questa modalità di promozione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche, che costituiscono un debito pubblico mascherato pagato dai cittadini". Terza questione l'ingegner Silvano Vernizzi, che sul blog del Covepa viene etichettato come uber alles. "La commissione d'inchiesta - è l'ultima richiesta dei comitati uniti - affronti e risolvi il problema problema della sovrabbondanza di incarichi all'Ing. Silvano Vernizzi e dell'evidente conflitto d'interesse e di competenze insito nell'essere contemporaneamente Segretario regionale per le Infrastrutture e presidente delle principali Commissioni di Valutazione, C.T.R., VAS, VIA, VinCA, oltre che vice-presidente del NUV e Amministratore Delegato della società controllata Veneto Strade spa". Richieste di trasparenza giuste e facili da soddisfare in un eventuale sistema giusto, che non avrebbe nulla da nascondere.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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