I bus notturni vanno, più dei taxi. A breve la gara al solito "massimo ribasso"
Martedi 20 Agosto 2013 alle 23:45 | 0 commenti
Arrivi di sera, poco prima delle 22, da Padova in stazione e ti aspetti, visto che nessuno poteva venirti a prendere in auto, di montare subito sul taxi e dopo la traversata dell'Italia in treno da sud a nord riagguantare prima possibile il guanciale domestico. Ma taxi non ne vedi, allora alle 21.56 telefoni al relativo servizio automatizzato di chiamata e ti senti rispondere da una voce lontana tanto quanto è registrata che taxi disponibili al momento non ce ne sono.
Altri si mettono in attesa con te e fanno la stessa operazione poi un taxi bianco, come le notti, arriva chiamato da uno di noi che la telefonata l'aveva spesa con successo ma viene "rapito" da una furba signora che arrivata per ultima fa la gnorri e vi sale. L'autista mitiga la rabbia assicurando che di lì a poco di vetture ne arriveranno eccome. Ma dopo dieci minuti di ulteriore vana attesa ci si accorge che pochi metri più in là , senza indicazioni evidenti e accattivanti, però, ci sono i mini bus del servizio notturno sostitutivo attivato da Aim Mobilità sperimentalmente con la società Magic Bus srl di Altavilla per consentire a chi vuole e deve spostarsi in città dopo gli orari normali di farlo a costi contenuti per se stesso e per l'azienda a corto di contributi regionali.
Ebbene il servizio, per quello che abbiamo potuto constare di persona e sia pure senza pretese di fare statistica, funziona ed è semplice da utilizzare.
Costa due euro e si chiede con l'invio di un sms ad AIM che in men che non si dica informa autisti ed utenti di cosa fare per attivare la corsa e usufruirne per raggiungere una delle mete previste dal piano comunale di mobilità pubblica notturna.
Se potessimo solo dare un paio di consigli, oltre a quello già espresso di rendere più visibile il servizio anche a chi arriva in stazione magari non da Vicenza, eccoli qui.
Il primo è predisporre delle macchine che consentano ai passeggeri di richiedere il servizio tramite la digitazione dei dati richiesti con una tastiera e non solo tramite l'invio di un sms (magari non attivabile per costi o altri motivi, tra cui l'indisponibilità di un cellulare).
Il secondo è trovare il modo di valutare l'esperienza maturata dai cortesi autisti di Magic Bus e dall'azienda nel suo complesso quando fra pochi giorni scatterà il bando di assegnazione del servizio per 220.000 euro.
A quel solito massimo ribasso, che spesso significa minimo servizio.
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