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Ho letto i "libri gay" destinati ai bambini

Di Anna Barbara Grotto Domenica 6 Aprile 2014 alle 20:30 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 269 in distribuzione - Tanto si è già detto pro e contro la proposta di introdurre nelle scuole primarie libri che parlino di identità di genere e diverse forme di famiglia. “I libri gay” li hanno chiamati, semplificando volutamente, alcune testate giornalistiche e i detrattori. E la notizia diviene subito pruriginosa: libri “hot” ai bambini? Com'è possibile una follia del genere?

Mi è parso talmente assurdo che mi è venuta voglia di dare un'occhiata a questi “libri contro natura, che qualche sedicente attivista lesbica vuole rifilare ai nostri figli per plagiarli ed indurli all’omosessualità” (questo ed altro si sente e si legge ormai da mesi). Mi sono chiesta: ma quanti dei detrattori, di chi mette in atto dei veri e propri post-bombing sui Social Network, di quanti si prendono addirittura la briga di organizzare manifestazioni di piazza, hanno realmente sfogliato uno dei libri che vanno censurando a gran voce? Io voglio informarmi prima di giudicare. Così mi sono messa alla ricerca de “Lo Stampatello”, la Casa Editrice che li pubblica, ed ho fatto un paio di acquisti on-line. 

Quando il corriere è arrivato ed ho finalmente aperto con curiosità la busta che attendevo, ho notato subito che non vi era alcun atteggiamento propagandistico: da come l’avevano posta certe critiche, mi aspettavo che vi fossero allegati volantini di Gay Pride o roba del genere! Invece mi sono parsi, sin dalla copertina, dei simpatici libriccini illustrati per bambini, nulla di meno e nulla di più. Ho preso in mano “Piccolo Uovo”: storia di Francesca Pardi e illustrazioni di Altan. Questo libro ha vinto il premio Andersen 2012, l’Oscar dei libri per ragazzi. Ed è stato il primissimo “incriminato”. Ed anche il primo a dare il via alla coraggiosa (per l'Italia) attività de “Lo Stampatello”. Il tratto tipico di Altan, per chi come me lo segue e apprezza da anni, fa subito sorridere, e sono curiosissima di vedere come il suo sferzante cinismo si sia sciolto in amorevole delicatezza per un libro indirizzato ai più piccoli. Ne sono piacevolmente colpita: ci rivedo “la Pimpa”! Sfoglio le pagine: i colori sono tenui e delicati, i disegni ritraggono varie tipologie di famiglie animali in un modo semplice e immediato. I pinguini, con il loro frac e i loro cilindro, hanno la stessa eleganza impettita con cui li vedevo io, guardando i documentari alla tivù con gli occhi di bimba, ormai un bel po' di anni fa (trovo superfluo per le finalità di quest'articolo specificare quanti anni fa). Mi beo nell’atmosfera naïf (il libro è per bimbi 0/6 anni) e... nooo! È già finito! Mi trovo sull'ultima illustrazione senza aver compreso dov'erano le parti “hot” da censurare. Lo riprendo da capo e... ora ho capito: i due pinguini impettiti sono vestiti da maschi e mettono su famiglia insieme, come le due mamme gatto coi loro fiocchi rosa e i loro gattini, e c’è anche un ippopotamo papà single che coccola il suo cucciolo. Quindi è questo il messaggio che si vorrebbe censurare? Mmhh... non mi convince, non può essere questa storia così delicata ad aver scatenato una vera e propria caccia alle streghe (e per streghe intendo chi ha “osato” proporre questi libri per le scuole).

Metto mano all'altro titolo che ho acquistato: “Piccola storia di una famiglia”, testi di Francesca Pardi e illustrazioni di BUM ill&art. In copertina, due donne con ben quattro bimbi e tre gatti. Che bello! In questo libro c’è effettivamente un messaggio più esplicito, ed infatti anche il disegno è più dettagliato e la parte scritta più sostanziosa del precedente. Non per nulla è indicato per bimbi dai 6 anni. “Meri e Franci si amavano e volevano fare una famiglia”, si legge nel retro di copertina, e di questo parla il libriccino. Mentre "Piccolo Uovo" mi ha fatto subito provare tenerezza, questo mi mette proprio allegria! Le due mamme sono sempre sorridenti, mi piacciono i colori e le pagine piene di cuori e di gatti! Finisco anche questa mia piccola lettura e mi sento leggera: potrò finalmente dire la mia sui "libri gay introdotti nelle scuole".

E sono davvero felice di poter tranquillizzare tutti i genitori scettici e finalmente calmare le acque delle polemiche: questi libriccini sono storie colorate, tenere, allegre, con personaggi simpatici e modalità di disegno e narrazione in grado di intenerire anche i lettori più grandicelli. Quindi potete dormire sonni tranquilli, genitori, ché non vi è alcuna propaganda in atto, ma semplicemente storie d’amore e di allegria. Anzi, sapete che c'è? Vi invito a leggerli, perché ritroverete in fondo a voi stessi quel bambino che eravate, senza sovrastrutture né stereotipi o pregiudizi, e la cosa vi intenerirà.

P.S.: per chi cercasse letture “piccanti”, rivolgersi ad altra Casa Editrice, grazie.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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