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Halloween, la parola del giorno

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 31 Ottobre 2017 alle 09:15 | 0 commenti

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Festa macabra celebrata nella notte fra il 31 di ottobre e il primo di novembre, contrazione scozzese settecentesca dell'inglese [Allhallow's-even], 'Vigilia di Ognissanti'.

Di anno in anno questo nome, con la festa che descrive, anche dalle nostre parti si afferma con forza sempre maggiore. Sappiamo tutti sfatarla affermando che il suo volano è stato economico, anzi consumistico, ma in Halloween c'è qualcosa di estremamente curioso. Gli antropologi mi perdoneranno l'essenzialità della trattazione: si sente dire comunemente che si tratta di un'antica festa celtica (Samhain), una festa di capodanno che segnava la fine dei raccolti e l'inizio della stagione fredda, periodo in cui è importante stringersi e affermare la comunità.

Si svolgeva fra il 31 ottobre e il 1° novembre, in quello che si credeva un interregno fra i due anni, momento in cui il mondo dei vivi e quello dei morti si toccavano. E i nostri avi romani, che dinanzi a feste e divinità straniere non facevano mai una piega, vi riconobbero i meccanismi di certe liturgie che loro celebravano durante i Lemuria o i Parentalia: tutte feste in cui gli spiriti dei morti venivano esorcizzati, celebrati, placati. 

Nel 609 papa Bonifacio IV isituì la festa di Ognissanti, da celebrare il 13 maggio (data in cui venivano festeggiati i Lemuria romani); il secolo successivo papa Gregorio III la spostò però al 1°novembre, così da installarla sul Samhain celtico. E questa è una tattica ricorrente: la festa pagana viene esaugurata e coperta con una nuova festa riconsacrata alla religione cristiana. Ma con la Riforma luterana (di cui giusto in questi anni ricorre il cinquecentesimo anniversario, auguri Martin) la festa voluta dal papa smise d'esser celebrata nei territori protestanti. Svestiti i panni cristiani, tornò laica, tornò pagana - pur mantenendo un nome cristiano ed evolvendo carsicamente nei secoli fino all'Halloween che conosciamo oggi, coi suoi simboli macabri e le usanze grottesche.

Ma c'è una cosa in particolare che colpisce nell'emersione di una festa del genere dalle nostre parti e in questi tempi così progrediti. Vi rimane intatto uno dei meccanismi antropologici di base di tante feste che riguardano i morti e il contatto con gli spiriti: il gioco drammatico in cui gli spiriti che devono essere placati sono rappresentati dai bambini, più vicini alla nascita, morti ritornati che chiedono un'offerta per la loro benevolenza, per scongiurare la loro funesta rivalsa. Pare straniante, ma anche nel nostrissimo Natale c'è il profilo di un tributo del genere.

Insomma, è una celebrazione meno superficiale di quanto l'analisieconomica e la diffidenza verso una festa straniera ci portano a pensare.

Illustrazione di Celina Elmi.

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Questa parola è illustrata da Celina Elmi. Qui trovate la sua presentazione di questo progetto: https://unaparolaalgiorno.it/a/44/parole-illustrate

A domani, con la parola del giorno!

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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