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Guardie zoofile, Sergio Berlato: “chiarirne le competenze”. Il plauso di Confavi

Di Emma Reda Martedi 22 Novembre 2016 alle 16:46 | 0 commenti

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Il Consigliere regionale Sergio Berlato (FdI-AN-MCR) ha presentato in Consiglio regionale del Veneto una Mozione affinché “a livello regionale - spiega - si assumano immediate iniziative per riportare ordine nell’esercizio dell’attività di controllo espletata da parte delle guardie volontarie e in particolare delle guardie zoofile, in possesso del decreto prefettizio, che troppo spesso hanno travalicato i confini delle loro competenze. Con questa Mozione vogliamo impegnare la Giunta regionale del Veneto a dare pronta attuazione a quanto stabilito dal recente pronunciamento del Consiglio di Stato che, con sentenza dello scorso 9 novembre, ha chiarito in maniera definitiva l’annosa problematica che riguarda i compiti e le prerogative delle guardie zoofile”.

“La sentenza del Consiglio di Stato - prosegue Berlato - ribadisce quanto già previsto dalla Legge n. 157/92 in merito ai soggetti abilitati alla vigilanza venatoria, chiarendo che questo compito è riservato alle sole guardie zoofile riconosciute da leggi regionali. Una sentenza importante che pone vere e proprie limitazioni all’attività espletata dalle guardie zoofile delle associazioni protezionistiche, tipo ENPA per fare un esempio, in possesso del solo decreto prefettizio. Si chiarisce una volta per tutte che l’attività di vigilanza esercitata da queste guardie zoofile deve essere circoscritta al solo controllo sugli animali d’affezione, così come previsto dalla Legge 189/2004 sul maltrattamento degli animali, escludendo la legittimità dei controlli eseguiti autonomamente in ambito venatorio”.

“È necessario fare chiarezza - continua il Consigliere regionale - perché in molti casi la vigilanza sull’attività venatoria, espletata indebitamente e illegittimamente dalle guardie zoofile, ha comportato l’applicazione alquanto soggettiva delle normative vigenti, tanto da creare una serie di contenziosi con le amministrazioni provinciali che hanno dovuto in molti casi procedere all’annullamento dei verbali elevati illegittimamente da queste guardie zoofile. Il Consiglio di Stato, inoltre, ha stabilito, con altra sentenza, che le guardie zoofile non esercitano un’attività così pericolosa da necessitare del porto di pistola per difesa personale e non rivestono funzioni di Polizia giudiziaria. Si mette così fine ad una anomalia: considerato il numero di verbali annullati, queste guardie volontarie avrebbero dovuto armarsi di buoni manuali sulle normative più che di pistole.”

“Con questo importante atto politico - conclude Berlato - vogliamo creare le condizioni perché cessi al più presto quello che è a tutti gli effetti un abuso. Se chiediamo ai cacciatori il rispetto delle regole, non è tollerabile che chi pretende di controllarli sia il primo a non rispettarle”.

Confavi, la Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane plaude all’iniziativa del consigliere Berlato:

“La sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre u.s. ha chiarito in maniera inequivocabile quali sono i limiti e le competenze delle guardie zoofile in possesso di decreto prefettizio: tra queste non vi è il controllo sull’attività venatoria. Considerato che finora controlli e relative sanzioni elevate hanno rappresentato un vero e proprio abuso perpetrato a danno di molti cacciatori su tutto il territorio nazionale, urge una presa d’atto forte ed univoca da parte di tutte le regioni italiane, che a tutt’oggi rappresentano l’unico organo preposto all’individuazione dei soggetti abilitati ad esercitare il controllo in ambito venatorio, così come previsto dall’art. 27 della legge nazionale 157/92. Vogliamo esprimere un particolare plauso al Consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato, che con una mozione depositata in data odierna ha voluto impegnare la Regione Veneto a dare pronta attuazione a quanto previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato. Ancora una volta Sergio Berlato ha dimostrato di saper comprendere le esigenze del mondo venatorio ed esprimere la sua più piena vicinanza.

Auspicando che l’iniziativa non rimanga circoscritta alla Regione del Veneto, invitiamo i Consiglieri regionali di tutte le altre regioni italiane a seguire l’esempio di Sergio Berlato perché tutti i cacciatori italiani possano essere tutelati e veder garantiti i loro diritti da cittadini dalla fedina penale perfettamente pulita.

Siamo stanchi di essere vittime di abusi da parte di soggetti non titolati al controllo e tantomeno ad elevare sanzioni in ambito venatorio”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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