Il Pdl attacca Variati sul Palazzo Comunale: l'urbanistica silente a est e ovest del Sindaco
Mercoledi 2 Marzo 2011 alle 20:26 | 0 commenti
Gruppo consiliare Pdl - Richiesta di dibattito
Davvero non ci possiamo credere! Tre anni di pompa per riesumare un documentino redatto nel 2004, in cui si stimavano le necessità di spazio per gli uffici in una ipotesi di nuovo palazzo comunale (nella foto area ex Domenichelli). Una valutazione sommaria, a cui Variati ha aggiunto gli uffici AIM, il centro culturale, e poco altro.
Ma forse questa volta c'è di più.
Proporre un project financing in cui "il privato" deve investire 52 milioni di euro, ed ha come remunerazione alcuni spazi commerciali nell'edificio stesso, i tre palazzi comunali (Uffici, Negrisolo, ex ACI) e (forse) dei volumi edificabili nel PP7, è assolutamente NON credibile.
Il "quantum" che il Comune mette sul tavolo non arriva a ventisette milioni di euro.
Ventidue milioni dagli edifici, uno dai nuovi spazi commerciali, e quattro dall'area pp7.
Infatti l'area PP7 con i suoi 5700 mq di nuovo edificato offre un margine non superiore ai 4 milioni di euro al lordo dei parcheggi a servizio del palazzo comunale).
Fra l'altro non è chiaro se la realizzazione dei parcheggi indispensabili (800) sarà a carico del project o dell'intervento ipotizzato sul PP7.
Il migliaio di mq di nuovo "commerciale" non possono essere valorizzati a più di un milione di euro e pensare che i vecchi edifici possano essere valorizzati a più di ventidue milioni è illudersi.
Quindi è evidente che la cosa non ha un equilibrio economico.
Delle due, una.
O è "la madre di tutte le bufale", ma spero di no, perché il governo della città è cosa seria, o c'è dell'altro.
Perché il Sindaco, da un po', di urbanistica silente, senza dire dove va, con chi parla, e su cosa si accorda, ne sta facendo molta, in molti luoghi, sia ad est che ad ovest della città , con metodi che definire opachi è poco.
C'è, in questa seconda pista di approfondimento, un fumus di non trasparenza che ammorba l'aria, fumus che ha accompagnato tutta la redazione del PAT, che continua, che è inaccettabile, e che il gruppo PDL opererà per portare alla luce.
In questo quadro è fondamentale che Variati chiarisca subito quali aree, o edifici, o altra utilità , intende mettere in campo per equilibrare una ipotesi di project financing che altrimenti è solo carta straccia.
Per questo motivo, chiedendo al Sindaco di venire in Consiglio con tabelle e numeri,
inoltriamo una richiesta di dibattito consiliare sulla natura, l'equilibrio, i beni mobili ed immobili, e le altre eventuali utilità che l'amministrazione intende mettere in gioco per la realizzazione del project financing del nuovo Palazzo Comunale.
Sarà questa una utile occasione affinché il consiglio dia indirizzi di qualità urbanistica ed edilizia, affronti il tema di riqualificare quel segmento del centro cittadino, ponendosi e dirimendo il tema dell'altezza dell'edificio, del suo equilibrio con le aree circostanti e prospicienti, dove non potrà mancare un polmone verde di adeguata metratura, una piazza collegata con Campo Marzo e Piazzale Bologna, e la riqualificazione dei viali Milano, Torino, Genova e Firenze.
Il nuovo disegno deve essere pensato all'interno di un "master plan urbanistico" complessivo che ridisegni tutto il comparto della cosiddetta spalla ovest, sia le aree pubbliche che quelle private, sia quelle libere che quelle già edificate, con adeguata e predeterminata qualità urbanistica ed edilizia, in una ottica di chiaro recupero e riqualificazione di quello che, nelle intenzioni di Variati, è destinato ad essere il nuovo centro della città .
Il tutto potrebbe anche trovare risposta nel più volte annunciato "concorso di idee" sui cui esiti far confrontare la città , anche con forme partecipative e referendarie.
Né va sottaciuto che il prospettato intervento è intrinsecamente congiunto alle scelte sulle future destinazioni urbanistiche, ed anche qui sulla qualità urbanistica ed edilizia, degli edifici del centro storico che verranno ceduti al privato.
Perché l'urbanistica è il futuro della città , e non può essere solo una urbanistica di parole, ma un modo per far crescere le opportunità , il lavoro, ed anche la bellezza, di Vicenza.
Maurizio Franzina, Arrigo Abalti, Marco Zocca, Francesco Rucco, Valerio Sorrentino, Gerardo Meridio
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