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Green Economy, Pd: Realacci: detrazioni al 55%. Puppato: 160mila posti di lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 30 Ottobre 2010 alle 19:21 | 0 commenti

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Partito Democratico  -  Realacci: "Rifinanziare le detrazioni per il 55% per sostenere lo sviluppo". Puppato: "Dalla green economy 160 mila nuovi posto di lavoro possibili in Veneto".

Mettere l'innovazione ambientale al centro delle strategie per lo sviluppo economico regionale e nazionale: è la proposta che il Partito Democratico ha lanciato oggi nel convegno regionale svoltosi a Padova sul tema del "Futuro sostenibile".

"I dati di Confindustria - ha ricordato Laura Puppato - dicono che dagli interventi per aumentare l'efficienza energetica possono derivare a livello nazionale in dieci anni oltre un milione e seicentomila nuovi posti di lavoro. Se solo un dieci per cento di questo sviluppo ricadesse nel Veneto, si tratterebbe di 160 mila nuovi posti di lavoro per la nostra Regione, che compenserebbero i 130 mila posti di lavoro persi in Veneto negli ultimi due anni".
"Nel momento attuale - ha aggiunto Ermete Realacci, responsabile nazionale Pd (nella foto) per la Green Economy - dobbiamo fare due cose e dobbiamo farle assieme: difenderci dalla crisi economica, ma anche costruire le condizioni per uno sviluppo futuro nel segno della qualità. La green economy è una delle componenti della speranza che un partito riformista e innovatore deve proporre al paese. Un primo concreto banco di prova è la battaglia per ottenere il rifinanziamento delle detrazioni al 55% per il risparmio energetico. La disattenzione del Governo rischia di danneggiare una misura utile per le famiglie, per l'ambiente e per le imprese. Un volano di sviluppo pensato dal centrosinistra, che ha coinvolto una platea molto più ampia di quella che è riuscita a coinvolgere al Nord il famoso Piano Casa".
Il convegno regionale organizzato dal Partito Democratico Veneto in collaborazione con il Gruppo consiliare regionale, ha visto l'intervento di alcuni dei massimi esperti nazionali in materia. Luca Comodo, direttore della divisione politico sociale di Ipsos Affairs, ha illustrato un'indagine dell'istituto sul rapporto tra gli italiani e le energie rinnovabili. "L'attenzione verso la green economy - ha spiegato - caratterizza gli strati più dinamici della società: giovani, trentenni e quarantenni, in genere residenti al Nord e più istruiti". Ed è cambiata profondamente, nel corso dell'ultimo anno, la collocazione degli elettori verso il tema del nucleare. Cresce la quota di chi è preoccupato per i rischi sulla sicurezza e anche tra gli elettori del Pdl scende sotto il 50% la quota di elettori favorevoli al nucleare.
Arturo Lorenzoni, direttore di ricerca presso l'Istituto di Economia e politica dell'Energia e dell'Ambiente all'Università Bocconi di Milano, ha denunciato quella che definisce "una distanza enorme" tra le capacità del Veneto nel campo della green economy e le scelte fatte dal governo regionale. "Quella che manca in Italia e in Veneto è la volontà, presente nel resto d'Europa e persino in Cina, di impegnarsi su obiettivi di lungo termine". Eppure, secondo Lorenzoni, "ormai le energie rinnovabili sono uscite dal ghetto per diventare una realtà economica concreta, che da qui al 2020 può mobilitare sino a 50 miliardi di euro di investimenti in Italia".
Giuseppe Sofia, direttore generale di Conenergy Italia, è tornato sul nodo del nucleare: "Non è una soluzione. Già oggi nel mondo le fonti rinnovabili producono il 50% dell'energia in più rispetto al nucleare. Mentre la grande virtù delle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, è quella di produrre un'occupazione diffusa, vicina a dove sorge il bisogno di energia".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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