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Roberto Ciambetti, Assessore regionale Lega Nord - "Dopo aver messo le mani in tasca agli Italiani adesso Monti arraffa la cassa degli enti locali e delle Regioni: violata la Costituzione, il premier impone la Tesoreria unica a Roma per tutti"

"Il ripristino della tesoreria unica è un attentato all'autonomia degli enti locali, che non solo non potranno più programmare la gestione delle proprie risorse ma dovranno abbattere i servizi prestati ai cittadini". Durissima la presa di posizione dell'assessore regionale del veneto al Bilancio, Roberto Ciambetti, sulla norma, inserita nel art.35 comma 8 del decreto LIBERALIZZAZIONI.

"In maniera alquanto opaca direi, senza discussione e confronto con i soggetti che costituiscono per l'appunto la Repubblica come spiega l'art.114 della Costituzione, che secondo l'art.119 "hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa. " - ha spiegato Ciambetti - per cui il premier Monti, motu proprio e con destrezza, si direbbe pensando ad alcune tipologie di furto, stabilisce che le disponibilità liquide della Regione, e degli enti locali, debbano confluire nella tesoreria unica statale; ciò vale anche per le entrate proprie della Regione, come il bollo auto per intenderci, che fino ad oggi si riversavano presso il nostro tesoriere regionale e di cui noi avevamo disponibilità per svolgere i nostri compiti, primo fra tutti garantire il servizio socio-sanitario. Entro il 30 giugno 2012 gli eventuali investimenti finanziari, ad eccezione dei titoli di Stato, dovranno essere smobilizzati e versati sulle contabilità speciali della tesoreria statale: insomma, se si avevano dei risparmi, anche quelli vengono azzerati e portati tutti a Roma: Altro che Roma ladrona, Monti non perdona". L'assessore Ciambetti, intervenendo al Road Show dell'Abi a Vicenza ha spiegato che la mossa di Monti "complessivamente sottrarrà alla disponibilità degli enti, a secondo dell'analisi e se teniamo conto non solo dei liquidi ma anche degli investimenti finanziari, una somma di decine di miliardi di liquidità, che vengono sottratti anche all'operatività del sistema bancario italiano. E' gravissimo che il governo costringa gli enti locali a rescindere i contratti di tesoreria affidata attraverso gare alle banche: come a dire violate un contratto che avete sottoscritto dopo aver fatto gare a noma di legge. Se ciò non bastasse - ha proseguito Ciambetti - si ledono principi costituzionali e si stravolge il senso del Titolo V° della Costituzione: Monti sta staccando la spina alla democrazia e sta trasformando la manovra che l'ha portato a palazzo Chigi in un vero e proprio putsch. Dopo aver massacrato i ceti medi e i lavoratori con tasse e accise, dopo aver ben messo le mani in tasca agli italiani, fatto finte liberalizzazioni punendo tassisti e farmacisti, adesso il premier mette le mani sulle casse degli enti locali con un gesto predatorio tanto ingiusto quanto dittatoriale"