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Governo non parla di geografia giudiziaria e di Bassano, la crescita è il problema

Di Marco Polo Venerdi 24 Agosto 2012 alle 22:09 | 0 commenti

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Anche l’ultima speranza di salvare il Tribunale di Bassano del Grappa sembra andare perduta. Almeno finché a Palazzo Chigi sarà insediato l’esecutivo guidato dal professor Mario Monti, e il Ministero della Giustizia sarà guidato dal ministro Paola Severino, l’ipotesi di modificare la riforma della geografia giudiziaria è da scartare. In realtà l’argomento non è stato nemmeno trattato nell’odierno Consiglio dei ministri cosicché si possono ventilare varie ipotesi. 

Da una parte c’è chi paventa la possibilità di uno slittamento della decisione finale in merito e chi, invece, reputa verosimile che il governo si appresti a sottoporre il testo direttamente al Capo dello Stato, saltando un ulteriore passaggio alle camere. Valutando l’indole decisionaria del “Governo dei tecnici”, impegnatissimo ad affrontare l’annoso e decisivo tema dello sviluppo, è molto più probabile che non ci sia alcuna volontà di tornare indietro e che nessun decreto correttivo sia al vaglio del Ministero della Giustizia in barba ai criteri di efficienza e, soprattutto nel caso bassanese, di risparmio di risorse. Dalle parole della Severino in sede di Consiglio dei Ministri emergono le “tappe forzate” verso la piena applicazione della riforma: entro il 31 dicembre dovranno essere stabilite le nuove piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo sulla base della nuova geografia giudiziaria che prevede  il taglio di 31 Tribunali, 220 sedi distaccate di Tribunali, 31 Procure della Repubblica e 667 uffici del Giudice di Pace. 

Leggi tutti gli articoli su: Tribunale di Bassano, Mario Monti, Paola Severino

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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