Governo non parla di geografia giudiziaria e di Bassano, la crescita è il problema
Venerdi 24 Agosto 2012 alle 22:09 | 0 commenti
Anche l’ultima speranza di salvare il Tribunale di Bassano del Grappa sembra andare perduta. Almeno finché a Palazzo Chigi sarà insediato l’esecutivo guidato dal professor Mario Monti, e il Ministero della Giustizia sarà guidato dal ministro Paola Severino, l’ipotesi di modificare la riforma della geografia giudiziaria è da scartare. In realtà l’argomento non è stato nemmeno trattato nell’odierno Consiglio dei ministri cosicché si possono ventilare varie ipotesi.Â
Da una parte c’è chi paventa la possibilità di uno slittamento della decisione finale in merito e chi, invece, reputa verosimile che il governo si appresti a sottoporre il testo direttamente al Capo dello Stato, saltando un ulteriore passaggio alle camere. Valutando l’indole decisionaria del “Governo dei tecniciâ€, impegnatissimo ad affrontare l’annoso e decisivo tema dello sviluppo, è molto più probabile che non ci sia alcuna volontà di tornare indietro e che nessun decreto correttivo sia al vaglio del Ministero della Giustizia in barba ai criteri di efficienza e, soprattutto nel caso bassanese, di risparmio di risorse. Dalle parole della Severino in sede di Consiglio dei Ministri emergono le “tappe forzate†verso la piena applicazione della riforma: entro il 31 dicembre dovranno essere stabilite le nuove piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo sulla base della nuova geografia giudiziaria che prevede il taglio di 31 Tribunali, 220 sedi distaccate di Tribunali, 31 Procure della Repubblica e 667 uffici del Giudice di Pace.Â
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