Gli studenti vicentini tornano in piazza: le motivazioni dello sciopero e le loro proposte
Giovedi 14 Novembre 2013 alle 12:04 | 0 commenti
Rete Degli Studenti Medi Vicenza - Domani 15 Novembre la Rete Degli Studenti Medi di Vicenza scenderà in piazza con i lavoratori di CGIL, CISL e UIL. Questa  scelta è dettata dal fatto che gli studenti saranno i lavoratori del futuro e ritengono che scendere in piazza con i sindacati sia un modo per dimostrare la loro unità e portare avanti le loro proposte insieme, perché i lavoratori sono stati studenti e possono capire i nostri disagi.
Scendono in piazza oltretutto perché il 17 Novembre è la giornata mondiale del diritto allo studio e quindi si mobilitano per fare in modo che questo diritto costituzionale venga effettivamente garantito.
Scendono in piazza per  le scuole fatiscenti, in cui non si spende nulla per migliorare l’edilizia e per rendere più sicuro e vivibile l’ambiente in cui passano gran parte della giornata.
Si mobilitano per chiedere un miglioramento del servizio dei  trasporti pubblici che è pessimo, i cui autobus/corriere sono sovraffollati e a fasce orarie improponibili, soprattutto nel pomeriggio.
Si mobilitano contro il dimensionamento scolastico cioè la pratica di spostare gli indirizzi scolastici da una scuola all’altra per “convenienza†ma creando solo problemi e disagi agli studenti e ai docenti.
Manifestano per chiedere fondi a Stato e Regione, per dire stop ai tagli alla scuola praticati dal governo e dall’amministrazione regionale negli ultimi anni e per dire che è il momento di un cambiamento di rotta, è il momento di investire nell’istruzione, di investire nel futuro della società , di dare fondi alle scuole per modernizzarsi, di dare fondi all’istruzione.
Bisogna cambiare questa scuola ferma a cinquant’anni fa, con una didattica frontale non stimolante e causa della dispersione scolastica, che non permette agli studenti di interessarsi realmente alle lezioni, gli studenti propongono  una didattica di tipo alternativo più incentrata sulla discussione e sul confronto.
Gli studenti propongono anche la creazione di un biennio unitario che renda più facile il passaggio da scuola a scuola per fare in modo che la scelta dell’indirizzo venga presa più avanti e in maniera più consapevole.
Alla fine del corteo gli studenti terranno un’assemblea pubblica per parlare del dimensionamento scolastico e per elaborare una soluzione a questo problema che tocca da vicino molte scuole di Vicenza.
Gli studenti dicono che è il momento di cambiare la rotta, è il momento di investire e non di tagliare perché loro credono ancora in questo paese e vogliono che questo paese creda in loro.
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