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Gli eventi di Libera a Festambiente

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 24 Giugno 2013 alle 17:17 | 0 commenti

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Festambiente, Associazione Libera contro le mafie - "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è un coordinamento di associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. Libera è punto di riferimento per oltre 1.600 realtà nazionali e internazionali (fra cui diverse sigle del mondo dell’associazionismo, della scuola, della cooperazione e del sindacato).

Nel 1996 Libera promuove la raccolta di oltre un milione di firme per l’approvazione della legge sull’uso sociale dei beni confiscati, e nel 2010 una seconda grande campagna nazionale contro la corruzione.

Obiettivo di Libera è alimentare quel cambiamento etico, sociale, culturale necessario per spezzare alla radice i fenomeni mafiosi e ogni forma d’ingiustizia, illegalità e malaffare. A questo servono i percorsi educativi in collaborazione con 4.500 scuole e numerose facoltà universitarie; le cooperative sociali sui beni confiscati con i loro prodotti dal gusto di legalità e responsabilità, il sostegno concreto ai familiari delle vittime e la mobilitazione annuale del 21 marzo Giornata della memoria e dell’impegno, l’investimento sulla ricerca e l’informazione attraverso LiberaInformazione, l’attenzione alla dimensione internazionale con la rete di Flare – freedom, legality and rights in Europe.

Non possiamo nasconderci come nella nostra regione vi siano pesanti responsabilità, rappresentate anche in quell’ “area grigia” da cui prendono forma comportamenti opportunistici e accordi collusivi di vario tipo. Contro ciò, e con l’impegno educante per una cittadinanza responsabile, per la giustizia sociale e la solidarietà, operano i tanti presìdi e i coordinamenti di Libera, perché, come afferma don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: “Per costruire un futuro in cui la speranza sia veramente di tutti servono coscienze più inquiete e coinvolte, disponibili ad assumersi la propria quota di responsabilità per cambiare il mondo”.

In queste parole ci sono tutti i motivi di una festa, perché la festa è occasione di incontro e di intrattenimento, ma anche di scambio culturale, di approfondimento, di proposta.

Ecco perché il coordinamento veneto di Libera organizza la sua prima festa regionale. Proporre la festa insieme a Legambiente è stato “naturale”, non solo perché Legambiente è tra i soci fondatori di Libera, ma anche per il tema di importante attualità “Bellezza, paesaggio e beni comuni” e la trama degli argomenti in discussione. Dopo il brindisi di apertura, la Festa aprirà una giostra di eventi e di parole: parlerà di beni confiscati alle mafie - beni che devono diventare beni comuni – parlerà con giornalisti e scrittori della presenza mafiosa nel Veneto, parlerà con amministratori e politici di lotta alla corruzione, e parlerà anche con testimoni di giustizia e con i giovani protagonisti dello sviluppo delle cooperative di Libera Terra . Tutto questo nel contesto di proposte e di appuntamenti artistici, musicali, teatrali, cinematografici, e di una mostra fotografica dedicata a Peppino Impastato.

Le proposte di Libera saranno concentrate nella parte iniziale del programma, nei giorni di martedì 25 e mercoledì 26 giugno, con un'appendice teatrale nella serata del 27.

Il programma del 25 giugno

Le persone

25 giugno ore 18 SPAZIO RISTORAZIONE

Apertura di Festambiente con brindisi inaugurale con il Presidente Nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, don Luigi Ciotti, il referente regionale di Avviso Pubblico Claudio Piron, don Luigi Tellatin e Giuseppe Masciari, testimone di giustizia.

18.45 SPAZIO DIBATTITI

Beni confiscati, impresa bene comune e modello cooperativo

Con Francesca Rispoli (direttrice di Libera), Enrico Quarello (responsabile Attività e Rapporti con il Territorio di Coop Adriatica), Giuseppe Caruso (direttore della Agenzia Nazionale Beni Confiscati), Salvatore Gibiino (presidente Coop. Pio La Torre). Coordina: Erminia della Frattina (Il Sole24ore)

 

19.30 AREA PALCO

Babybuskers, spettacolo di arte di strada per bambini a cura di Meccano14

 

21.00  PALCO PRINCIPALE

Don Luigi Ciotti e Pino Masciari

con Francesca Rispoli direttrice di Libera

Non c'è speranza, senza speranza di giustizia. Per costruire un futuro in cui la speranza sia veramente di tutti servono coscienze più inquiete e coinvolte, disponibili ad assumersi la propria quota di responsabilità per cambiare il mondo.

Fondatore del Gruppo Abele di Torino e di Libera, don Luigi Ciotti ha come parrocchia la strada. Pratica e promuove una cultura di giustizia e legalità, fatta di impegno, solidarietà e corresponsabilità.

 

22.30 PALCO PRINCIPALE

Davide Peron in concerto

Cantautore vicentino al suo terzo disco, Davide Peron è l'autore dell'inno di Libera Veneto. Da buon montanaro, ama seguire con lo sguardo il volo degli uccelli sulle alte vette e odia gli aeroplani militari che tentano di emularlo.

 

23.30 SPAZIO DIBATTITI

FilmAmbiente Corto Notte

Cortometraggi sulla legalità e la lotta alle mafie.

Munnizza di Andrea Satta, Licio Esposito, Marta Dal Prato, Italia 2012, 17’

Un’opera video, un cortometraggio illustrato in memoria di Peppino Impastato e di sua madre Felicia.

Damiano. Al di là delle nuvole iniziano i sogni  di Giovanni Virgilio, Italia 2012, 15'.

Damiano, un bambino di nove anni, vive attraverso i suoi occhi le stragi e gli attentati di mafia del 1992.

 

 

 

 

Luigi Ciotti

Ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, quindi l'Associazione Libera. Convinto che solo il “noi” possa essere protagonista di un vero cambiamento sociale, è autore di diverse pubblicazioni a carattere educativo e di impegno sociale.

 

Vittorio Cogliati Dezza

Presidente Nazionale di Legambiente. Autore di numerosi saggi sull’educazione e sul ruolo delle scienze e dell’educazione scientifica, ha svolto attività di formazione e ha partecipato a ricerche in campo nazionale e internazionale sull’educazione ambientale e alla cittadinanza attiva.

 

Claudio Piron

Assessore al Comune di Padova, membro del Comitato Direttivo di Avviso Pubblico e responsabile, per la stessa associazione, del progetto “Legami di legalità”, che si prefigge di gemellare i comuni del Nord con quelli del Sud Italia.

 

Luigi Tellatin

Coordinatore regionale dell’associazione Libera, che ha sviluppato una diffusione ormai consolidata in tutte le provincie. “Il terzo piano di lotta alla mafia e all’illegalità è quello culturale, con il ruolo fondamentale dell’educazione alla democrazia, alla cittadinanza attiva, al rispetto delle regole condivise. Non tanto il cinismo dell’arrivare primi, quanto la capacità di far emergere i valori importanti per la dignità delle persone”. .

 

Giuseppe Masciari

Imprenditore edile calabrese, ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica. Il sei per cento ai politici e il tre per cento ai mafiosi, ma anche angherie, assunzioni pilotate, forniture di materiali e di manodopera imposta da qualche capo-cosca o da qualche amministratore, nonché costruzioni di fabbricati e di uffici senza percepire alcun compenso, regali di appartamenti, e acquisto di autovetture: questo fu il prezzo che si rifiutò di pagare. La criminalità organizzata ha distrutto le sue imprese di costruzioni edili, bloccandone le attività. Fu allontanato dalla sua terra per l’imminente pericolo di vita a cui si è trovato esposto lui e la sua famiglia.

 

 


Mercoledì 26 GIUGNO

 

17.00  APERTURA DELLA CITTA’ DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI

Laboratori e giochi  con gli animatori di Arciragazzi

 

17.30 SPAZIO DIBATTITI

Scrivere di mafie a nord-est

La presenza delle mafie in Veneto: il ruolo dell'informazione. Ne parlano Monica Zornetta giornalista e scrittrice, Giovanni Viafora giornalista del Corriere del Veneto, Gianni Belloni giornalista dell'Osservatorio Ambiente e Legalità. Interviene in videoconferenza: Giovanni Tizian giornalista e scrittore

 

18.30 SPAZIO DIBATTITI

La lotta alla corruzione, per far ripartire il futuro

La campagna “Riparte il futuro” e la legge anti-corruzione, dopo 100 giorni di Legislatura. Ne parlano Davide Mattiello sostenitore campagna Riparte il futuro, Alessandra Moretti deputato e “braccialetto bianco”, Antonio De Poli senatore e “braccialetto bianco”, Andrea Campinoti sindaco di Certaldo e presidente Avviso Pubblico, Alberto Vannucci direttore del Master APC di Pisa per la lotta a corruzione e mafie. Coordina: Anna Milan giornalista RadioRai

 

20.00 SPAZIO RISTORAZIONE

Cena della legalità

€ 15 (prenotazioni a [email protected] o allo stand di Libera). L'incasso verrà devoluto alla Coop. Pio La Torre - Libera Terra

 

21.00 PALCO PRINCIPALE

Rosario Crocetta con Santo Della Volpe giornalista RAI e presidente di Libera Informazione

Il ruolo delle istituzioni contro le mafie: responsabilità, legalità, ambiente e bellezza.

Ex-sindaco di Gela, Rosario Crocetta è oggi il Presidente della Regione Sicilia. La sua battaglia contro le mafie gli è costata una vita vissuta, ancora oggi, sotto la tutela delle forze dell'ordine.

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Giovedì 27 GIUGNO

 

22:00 PALCO PRINCIPALE

TEATRO: "LineaMenti. Nuovi volti e confini delle mafie" di e con Consuelo Cagnati e Andrea Maurizi (Teatro delle Condizioni Avverse) in collaborazione con Libera.

Nel 2012 sono stati circa 50 i giornalisti minacciati in Italia. Nomi noti come Roberto Saviano o Giovanni Tizian e altri meno conosciuti. “LineaMenti” è uno spettacolo di storie, un invito alla partecipazione, al risveglio, alla lotta, alla speranza. 

 

 

 

LINEAMENTI - I NUOVI VOLTI E CONFINI DELLE MAFIE

di e con
Consuelo Cagnati e Andrea Maurizi

luci e audio Valentina Piazza
organizzazione Lidia Di Girolamo, Elisa Maurizi [Teatro delle Condizioni Avverse]
foto e video Francesco Galli, Antonella Bovino

liberamente tratto da
- Alveare - Il dominio invisibile e spietato della 'ndrangheta del Nord
di Giuseppe Catozzella - Ed. Rizzoli
- Gotica - 'ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea
di Giovanni Tizian - Ed. Round Robin

"Se al sud l'omertà c'è per paura, al nord c'è per interesse"
Molte storie si intersecano attorno a quelle di due giornalisti: Giovanni Tizian e Giuseppe Catozzella, che con i loro libri e con le loro vite hanno reso possibile questo spettacolo. E sono tutte storie che salgono inesorabilmente verso il nord.
"Forse tutta l'Italia va diventando Sicilia … A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno … La linea della palma … Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato … E sale come l'ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l'Italia, ed è già oltre Roma …" (Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, 1961)
Lo spettacolo teatrale LineaMenti nasce dall'esigenza di indagare e raccontare come le mafie tradizionali siano cambiate nel corso del tempo, di come si siano trasformate e abbiano cambiato pelle, di come si siano radicate anche nel centro e nel nord della nostra penisola.
I nuovi Boss hanno volti comuni, non più facilmente riconoscibili, nuovi volti in grado di reinvestire il denaro di Cosa nostra, camorra e 'ndrangheta anche nell'economia legale.
"E sale come l'ago di mercurio di un termometro questa linea”, varcando la linea Gustav e spingendosi sempre più a nord, oltre la linea Gotica.
Il richiamo alle linee che durante la seconda guerra mondiale segnarono la vana linea di difesa nazifascista non vuole nel nostro racconto avere solo una connotazione geografica. Vuole essere un richiamo alla responsabilità di ognuno di noi a quella che sempre più appare come una nuova Resistenza all'occupazione delle mafie di nuovi territori; una lotta che non può essere delegata alle sole istituzioni.
Filo conduttore della narrazione saranno le storie e le vite di alcun giornalisti che si sono fatti carico della loro quota di responsabilità e che hanno cercato di descrivere e tracciare i nuovi lineamenti delle mafie di oggi.
Nel 2012 sono stati circa 50 i giornalisti minacciati in Italia. Tra loro ci sono storie note, come quella di Roberto Saviano o di Giovanni Tizian, autore di "Gotica - 'ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea", e altre storie meno conosciute. Tutti però uniti da un comune sentire e cioè che non bisogna essere o diventare eroi per combattere la mafia, giacché è triste quella società che ha bisogno di eroi, perché finché sarà considerato un atto eroico schierarsi contro le mafie e non un sentire comune, finché questa lotta di Resistenza sarà combattuta solo da pochi. Ognuno nel suo intimo, nel suo quotidiano, può contribuire a questo.
Le mafie hanno cambiato fisionomia, hanno tracciato nuovi solchi e nuovi confini, lasciando segni e ferite profonde, difficili da rimarginare.
"La quinta mafia è una mafia che cambia pelle, che crea un intreccio tra le diverse cosche che unisce tante competenze. Dobbiamo fare tutti di più con continuità; oggi le mafie rischiano di essere forti perché la politica è più debole. Più debole la democrazia, più forti sono le mafie. Oggi la nostra democrazia è pallida. Noi viviamo un coma etico nel nostro paese, è necessaria una rivolta delle coscienze contro il pericolo della rassegnazione.” (Don Luigi Ciotti)
Un spettacolo di storie, ma non di eroi, perché sia un invito alla partecipazione, al risveglio, alla lotta, alla speranza. Una linea comune da tracciare e percorrere insieme, dove la Libertà, la giustizia sociale, la dignità, i diritti e il bene comune non siano utopie di pochi, ma atti concreti di un resistere e lottare comune, e quotidiano.

“ - Sì canterà ancora nei tempi bui? - Sì, si canterà dei tempi bui”. (Brecht)
"Assomiglia all'ingenuità la saggezza". (C.S.I. - Depressione caspica)
"Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi". (C.S.I. - Linea Gotica)

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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