Campo Marzo, festa dell'uguaglianza e un autobus per raccontare il viaggio dei migranti
Giovedi 12 Giugno 2014 alle 16:01 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Un pomeriggio dedicato ai giochi di squadra per promuovere l'integrazione organizzato dagli studenti universitari iscritti alla facoltà di psicologia dell'Università di Padova. Domenica 15 giugno dalle 15.30 a Campo Marzo si potrà partecipare a “Gli altri …. siamo noi. Festa dell'uguaglianzaâ€, un'iniziativa che nasce da un progetto volto a sensibilizzare la popolazione sul tema della diversità .Â
A questo scopo è stata scelta proprio la grande area verde cittadina con l'obiettivo di fare in modo che la popolazione inizi a frequentare abitualmente questo luogo e che se ne riappropri definitivamente vivendolo senza pregiudizi.
La scelta di dedicare un pomeriggio al gioco di squadra e ad ogni forma di divertimento in gruppo possibile è basata su una semplice osservazione e riflessione: i bambini quando giocano non fanno distinzioni se la persona o il bambino che hanno davanti sa parlare la propria lingua o è di una etnia diversa, se è un sordo oppure un muto, se è in carrozzina o se cammina con le proprie gambe, se è ricco o povero; l'importante è giocare insieme perché è proprio nell'“insieme†che sta il divertimento, nel condividere la gioia o la delusione, la vittoria o la sconfitta. Così è nel gioco come nella vita quotidiana.
Chi desidera partecipare ai giochi è invitato ad indossare una maglietta bianca: durante il pomeriggio, infatti, verrà girato un video e verranno scattate numerose foto che sottolineeranno la concomitanza tra diversità e differenze.
Il programma prevede l'accoglienza dei partecipanti alle 15.30 davanti al Bar Moresco cui seguirà la presentazione del progetto.
Le attività inizieranno alle 16: ci si potrà cimentare in vari giochi tra cui bandiera, tiro alla fune, staffetta con acqua e tante altre. Alle 17 nell'Oasi del lettore verrà presentato il libro 'Diversamente AmAbile' di Giancarlo Dalla Libera.Alle 17.30 tutti i partecipanti realizzeranno uno striscione. La giornata si chiuderà alle 17.45 con balli di gruppo
“Credo molto in questi eventi inclusivi e li sostego con forza, perchè penso che ogni occasione sia importante per far sentire tutti i cittadini parte integrante di una comunità , a prescindere dalla differenze – ha dichiarato il consigliere delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso -. La nostra amministrazione è molto fattiva nell'ambito delle pari opportunità e crede che giornate come queste, simboliche ma al contempo di divertimento ed affiatamento, facciano molto bene alla cittadinanza. "
"Tra i tanti eventi che si stanno proponendo a Campo Marzo questo fa ancora più piacere perchè dedicato al tema dell'inclusione e perchè organizzato studenti dell'università di Padova iscritti alla facoltà di psicologia†– ha dichiarato il consigliere delegato alla rivitalizzazione di Campo Marzo Stefano Dal Pra Caputo.
Dodici attori e trenta spettatori su un autobus, in viaggio per il Paese dei Balocchi: questa l’originale formula individuata dal Laboratorio Teatro Interculturale EDA del CTP Vicenza Ovest per il progetto “Nella pancia della balenaâ€. Nata da un’idea di Rosella Pizzolato e sviluppata con la collaborazione artistica di Carlo Presotto, la rappresentazione andrà in scena venerdì 13 giugno, alle 20 e alle 21.30 in viale Dalmazia a Campo Marzo nell'ambito di “Asettando la festa dei popoli†(sarà preceduta da un aperitivo multietnico con musica dal vivo. Per info: http://www.comune.vicenza.it/vicenza/eventi/evento.php/108077). La performance verrà replicata poi, con gli stessi orari, venerdì 18 luglio, sempre a Campo Marzo, sabato 13 settembre in piazza Matteotti, venerdì 19 settembre in piazza Castello ed, eccezionalmente su un bus virtuale nell’ambito del Convegno sui Rifugiati, lunedì 16 giugno nei Chiostri di Santa Corona (ore 18).
Il progetto, patrocinato dal Comune di Vicenza, è stato realizzato in collaborazione con Unione Immigrati di Vicenza, La Piccionaia – I Carrara Teatri Stabile di Innovazione, AIM mobilità , Oltrefrontiere Lab.
“Nella pancia della balena†è un’esperienza teatrale che trasformerà spettatori e attori nei passeggeri di un autobus urbano. Il mezzo rimarrà parcheggiato, ma sarà capace di condurre i partecipanti in un viaggio intenso, tra memorie, desideri e paure che nasceranno in modo imprevisto sotto forma di racconti e di azioni sceniche,in un teatro di prossimità emozionante e coinvolgente.
Il progetto nasce da una particolare rilettura di “Pinocchio†di Carlo Collodi. Dal testo originale è stato estratto il tema del viaggio, rappresentato dalla partenza per il Paese dei Balocchi: metafora del momento di passaggio tra la perdita di un’identità (nel paese d’origine, nell’adolescenza, in un contesto familiare, sociale o ambientale) e la costruzione di un’identità nuova (emigrazione, ingresso nel mondo del lavoro, matrimonio, cambiamento di abitudini, di lavoro e di ritmi di vita).
La pancia della balena è il luogo in cui Pinocchio si trova a dover fare i conti con il proprio passato, a rielaborarlo e a trarne gli elementi per costruire un nuovo futuro, per assumere una nuova identità . Lo ha condotto lì l’aver ceduto al fascino del Paese dei Balocchi, lasciandosi convincere da Lucignolo a lasciare la casa della fata Turchina per seguire le lusinghe di un sogno rivelatosi poi diverso dalle aspettative. E così Pinocchio ha incontrato la durezza della delusione, trasformandosi tanto da non riuscire più a riconoscersi, trovandosi emarginato, rifiutato, finché la balena lo ha inghiottito.
L’esperienza della migrazione porta con sé in modo più o meno drammatico la necessità di fare i conti con la propria identità culturale, di costruire un nuovo equilibrio tra ciò che si è nati e ciò che si diventerà . Può essere il caso di uno studente Erasmus, che da europeo ridisegna la propria vita in un panorama più ampio, nella pancia confortevole di un’aula di studio. Ma anche di chi sfugge alla guerra, affrontando un’odissea di privazioni che dall’Africa subsahariana attraverso il deserto porta a solcare il mare nella pancia di un peschereccio.
Ecco allora che la pancia della balena può essere la sala d’aspetto di un aeroporto, la tenda di un centro di accoglienza o, appunto, un autobus.
“L’idea – spiega Rosella Pizzolato, anche coordinatrice del progetto - è che l’autobus urbano, oltre ad uno strumento di mobilità , sia anche un luogo dove di fatto si sperimentano quotidianamente gesti e pratiche di convivenza civile, dove si incontrano differenti storie personali. Un vero e proprio spazio pubblico, per quanto concentratoâ€.
Il Gruppo Teatro Laboratorio Interculturale dell’Eda, nato in seno alla scuola di italiano per stranieri del CTP Vicenza Ovest, rappresenta dal 2001 un’esperienza originale che unisce l’obiettivo formativo di rinforzo linguistico con quello artistico e culturale dell’approfondimento di temi legati all’interazione tra culture diverse. Il gruppo ha al suo attivo una serie di produzioni performative - gli studi su “La Tempestaâ€, “Romeo e Giulietta†e “Amleto di Shakespeareâ€,  il lavoro autobiografico “Valigie†e quello sul poemetto “Italy†di Giovanni Pascoli - tutti realizzati in collaborazione con enti pubblici e privati cittadini e presentati in diverse occasioni di incontri interculturali in Italia.
L’ingresso è gratuito; la partecipazione è a numero chiuso, si raccomanda la prenotazione scrivendo a [email protected].Â
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.