Giuseppe Antonio Borgese, domani a palazzo Trissino la presentazione di due libri

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Dicembre 2013 alle 21:09 | 0 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza - Domani, venerdì 20 dicembre, alle 18 nella Sala degli stucchi di palazzo Trissino verranno presentati due libri: “La rosa dell’esilio. Giuseppe Antonio Borgese. Dal mito europeo all’utopia americana 1931-1949” di Silvia Bertolotti (edito dalla Fondazione Museo storico del Trentino, ottobre 2013), e “Una costituzione per il mondo” di Giuseppe Antonio Borgese, con la premessa di Thomas Mann, la presentazione di Piero Calamandrei e la postfazione di Silvia Bertolotti (Edizioni di Storia e Letteratura, giugno 2013).

Oltre all'autrice Silvia Bertolotti - dottore di Ricerca in narratività e Letterature comparate, insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori della provincia di Vicenza, ricercatrice per la Fondazione Museo storico del Trentino e per la Biblioteca archivio storico Piero Calamandrei di Montepulciano -, alla presentazione interverranno Silvia Calamandrei, presidente della Biblioteca archivio storico Piero Calamandrei di Montepulciano, e nipote del giurista, scrittore e uomo politico Piero Calamandrei; il professor Paolo Carta, docente di Storia delle dottrine politiche della Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Trento, che si occupa prevalentemente della storia del pensiero politico del ‘500 e della storia culturale italiana ed europea del ‘900, direttore con Jean-Louis Fournel della rivista internazionale “Laboratoire italien” e responsabile della sezione Cinquecento del Pensiero politico; e il professor Massimo Rizzante, poeta, saggista, traduttore e docente di Letteratura italiana contemporanea al Dipartimento di Lettere e filosofia dell’Università di Trento.
Saranno infine presenti all'evento Nica Borgese, figlia di Giuseppe Antonio Borgese e di Elisabeth Mann, e il presidente del consiglio comunale di Vicenza, Federico Formisano. 
“La rosa dell’esilio” è una biografia intellettuale dedicata alla figura e all’opera di Giuseppe Antonio Borgese, scrittore e docente universitario antifascista esule negli Stati Uniti e nel 1952 candidato al Premio Nobel per la pace. Durante la lunga stagione vissuta negli Stati Uniti, Giuseppe Antonio Borgese fu uno dei rari intellettuali italiani in grado di cogliere senza esitazione la rosa dell’esilio, rendendo così la sua condizione di esule volontario una peculiare opportunità di rigenerazione, una palingenesi esistenziale e insieme culturale. Borgese fu sempre un liberale, un europeista e un umanista militante e l’esperienza dell’esilio americano non fece che rafforzare la sua speranza nella civiltà dell’uomo e nel sogno di un governo universale.
“Una costituzione per il mondo”, edito da Storia e Letteratura, è la riedizione di “Preliminary draft of the world Constitution”, un volume pubblicato negli Stati Uniti nel 1947 e in Italia dalla rivista Il ponte di Calamandrei nel 1948 e da Mondadori nel 1949 (con il titolo di Disegno preliminare di Costituzione mondiale). Da allora non era stato mai più ripubblicato. Il progetto di governance mondiale, dedicato alla figura del Mahatma Gandhi, venne formulato da Borgese con un comitato di intellettuali statunitensi e in collaborazione con Thomas Mann e Piero Calamandrei. Si tratta di un disegno costituzionale utopico che ci riporta alle speranze coltivate all’indomani della seconda guerra mondiale dopo gli orrori e le distruzioni a cui l’umanità aveva assistito, ma che guarda con lungimiranza al futuro e al ruolo militante degli intellettuali.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network