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Giuliari:parco della pace al Dal Molin, bene generale

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 27 Giugno 2010 alle 01:34 | 0 commenti

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Giovanni Giuliari - La smilitarizzazione e sdemanializzazione del lato est del Dal Molin é un importante risultato per la città, frutto dell'intelligente azione politica del sindaco, ma anche della volontà di una città che ha continuato e continua a credere nel valore della pace.

Non siamo riusciti a bloccare la costruzione di una nuova base militare, ma questa base sarà d'ora in poi affiancata da un "polmone" verde che continuerà a ricordare a tutti che è necessario "respirare" un'aria nuova per arrivare a costruire la vera pace.

La notizia della nascita del Parco della Pace è arrivata nel giorno dell'anniversario della morte di don Lorenzo Milani, prete cattolico, grande testimone della pace.

Il suo pensiero, che si richiama all'enciclica "Pacem in terris" di papa Giovanni XXIII, ci ricorda che "la guerra futura sarà o aggressione o vendetta". Contro questo pericolo, il Parco della Pace potrà diventare, non solo metaforicamente, uno dei luoghi in cui elaborare idee, relazioni e progetti capaci di tracciare percorsi innovativi, disarmati e nonviolenti nella soluzione dei conflitti nazionali ed internazionali.
Con questa decisione la città si riconcilia con lo Stato dopo che, con il pesantissimo stop alla consultazione del 5 ottobre 2008 da parte del Consiglio di Stato, le era stato tolto il diritto, se non di decidere, almeno di poter partecipare al processo decisionale sulle scelte che ne determinavano il suo futuro.
E' un parco che sarà di tutti i vicentini, degli oltre 24.000 votanti alla consultazione autogestita del 5 ottobre 2008, dei 600 medici, infermieri, psicoterapeuti e psicologi che nel sottolineare il loro impegno professionale e deontologico a favore della vita, manifestarono preoccupazione per il pericolo di una militarizzazione della città, delle tante associazioni, movimenti e forze politiche che nella nostra città si sono impegnate contro la costruzione della nuova base americana.
E' il parco anche dei cittadini che hanno avuto posizioni diverse rispetto a quelle espresse dall'Amministrazione Comunale, perché questi 650 mila mq che vengono restituiti alla città sono "un bene comune". La città potrà così riconciliarsi con se stessa e iniziare già da subito a pensare come costruire il parco pubblico della pace. Un progetto partecipato da tutti, in particolar modo dai giovani, le cui aree, servizi e attrazioni dovranno essere coerenti con il suo stesso nome: parco della pace.
Sarà la più grande area verde della città dove famiglie, giovani e anziani, bambini e persone disabili, turisti e sportivi, italiani e stranieri, potranno incontrarsi in serenità ed armonia con la speranza che la storia dell'umanità riuscirà a far cadere altri muri: quelli di tutte le basi militari nel mondo.
Giovanni Giuliari
Assessore alla famiglia e alla pace

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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