Giro della Padania: la presa in giro delle genti del nord perché la Padania non esiste
Martedi 23 Agosto 2011 alle 13:41 | 0 commenti
 
				
		Partito della Rifondazione Comunista, Circolo di Montecchio Maggiore - Dopo nani, ballerine, bunga bunga, canottiere e pernacchie ecco che arriva la presa in "giro della Padania" o, meglio, la presa in giro delle genti che vivono nelle regioni italiane del nord perché la Padania non esiste e vale quanto un'ampolla d'acqua del Po (clicca qui per serie di link).
Siamo indignati nei confronti di un evento sportivo che è frutto di  interessi elettorali ed economici e che pubblicizza l'idea di un  territorio inesistente fondato sul disprezzo dell'altro, del diverso ...  proprio il contrario degli ideali dello sport e nostri.
La Lega  Nord, camuffata da amante del ciclismo, punta a recuperare quel margine  di consenso che ha perso non riuscendo più a mantenersi come forza  politica di lotta e di governo.
La Lega governa a Roma da molti anni, dove tiene il sacco alle cricche di affari e di potere.
La Lega governa il Veneto dei tagli al sociale.
Parole,  parole, parole .... E pochi fatti.  Chi ha visto benefici per il nostro  territorio che non siano le "careghete" dei leghisti ?
Nel paese ha negato la crisi fino all'altro giorno e ora è corresponsabile di una manovra iniqua.
In  veneto ha decantato il nostro modello come il migliore del mondo ( e  forse lo era prima che arrivasse la Lega a sproloquiare ) ed ora vediamo  fabbriche che chiudono, cassa integrazione, disoccupazione, giovani  lasciati soli dalle istituzioni aiutati solo dalle famiglie che vedono  smagrire i propri risparmi.
Avanti, dite che è colpa degli extracomunitari e dei Rom .... O dei poteri occulti.
Il  grande stratega in canottiera e mezzo toscano, che da pugni al cerchio  magico che lo circonda, che alza il medio e fa pernacchie, immerso nei  privilegi di una classe politica cieca e sorda, ora ci porta a  Montecchio niente di meno che una tappa ciclistica.
Nei bar e alle  casse dei supermercati già sentiamo i nostalgici della "Lega de na  volta", quella con "do maroni"  per intenderci, che non era certo  migliore di quella attuale e ugualmente dannosa per le coscienze delle  nostre genti che nella loro tradizione hanno sempre avuto laboriosità,  accoglienza e generosità. 
Contesteremo questa corsa.
Vogliamo  fatti dal nostro sindaco evanescente, non presenze sul palco il 10  settembre e sui giornali per le case messe fuori mercato da parametri  anti stranieri, per il pasto negato alla mensa scolastica, per la lotta  oscurantista alla Moschea con cui ha vinto le elezioni e che è ancora al  suo posto, grazie a dio.
E se i fatti non le riescono perché ci sono  solo tagli e non c'è ancora il federalismo fiscale: chi vive sperando  muore cantando .... Il va pensiero.
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