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Silvio Giovine, Presidente Regionale Giovane Italia - Ci mancava solo l'annuncio di un altro candidato a Vicenza. Mancano pochi mesi alle amministrative e coloro i quali dovrebbero spendersi per garantire unità e compattezza tentando di unire tutte le liste del centrodestra sotto un unico nome, sembrano invece preferire la tattica suicida votata a frazionare le forze alternative a Variati per assicurargli una facile vittoria.

L'auspicio è che si possa trovare quanto prima una sintesi fondata su un programma condiviso e non sulla smania di apparire o, peggio, sulla volontà di assicurare a quello che dovrebbe essere il competitor, la via della vittoria. A suo tempo avevo proposto di organizzare nelle sette circoscrizioni delle primarie del centrodestra vincolando dunque le varie liste che sarebbero sorte ad un programma comune e non ad nome lasciando al nostro elettorato la scelta del candidato ideale. Di questo avrebbe dovuto occuparsi il pdl, di questo potrebbe ancora occuparsi il pdl piuttosto che ridicolizzarsi con un'improbabile ricerca di ulteriori nomi da bruciare mettendo in difficoltà i diretti interessati. E se proprio non si ha il coraggio di sottoporsi alle primarie e si intende far pesare la percentuale delle politiche (anche se trovo delirante ragionare su quei dati con l'illusione che possano riproporsi automaticamente a fine maggio visto che alle amministrative, ringraziando il cielo, bisogna esprimere le preferenze e la gente vota prima di tutto la persona), che il pdl si impegni ad evitare che vi siano 5 candidati alternativi a Variati magari con programmi simili se non uguali.
Pensavo che la lezione del 2008 fosse servita, pare invece che si stiano commettendo errori addirittura più gravi.
Il nostro elettorato non merita una classe dirigente che per la seconda volta sta facendo di tutto per non tramutare quella maggioranza reale di centrodestra dei vicentini in maggioranza elettorale.