Gioventù Italiana-La Destra: noi abbiamo "chiuso" le sedi di Pd, Pdl, Udc
Giovedi 12 Luglio 2012 alle 13:23 | 0 commenti
 
				
		
		Gioventù Italiana-La Destra  -  Nella notte i militanti di Gioventù Italiana Vicenza, movimento giovanile de "La Destra", hanno simbolicamente chiuso le sedi locali di PD, PDL e UDC, con nastro bianco-rosso e volantini. Teniamo a precisare che nessuna delle sedi è stata minimamente imbrattata o danneggiata.
I tre partiti che tengono in piedi la maggioranza Monti, il 5 luglio scorso hanno votato "no" alla sfiducia parlamentare nei confronti del ministro Fornero, fautrice di una riforma del lavoro che minaccia l'Articolo 18 e lo stesso diritto al lavoro per gli italiani.		
"PD, PDL e UDC vogliono i licenziamenti facili? Invece sarà il popolo  italiano a licenziare questi partiti, " - recitano i volantini - "che si  dimostrano ogni giorno servi delle logiche di potere che stanno  affamando il popolo italiano" dichiarano i militanti cittadini.
"La  messa in discussione dell'Articolo 18 rappresenta una grande mancanza di  rispetto nei confronti di un popolo che sta già patendo fin troppo i  danni di una crisi creata da banche ed alta finanza: le dichiarazioni  del ministro Fornero, secondo la quale il lavoro non sarebbe più un  diritto, costituiscono un'offesa alla dignità di ogni lavoratore. 
Gioventù  Italiana ritiene che il lavoro, oltre ad essere un diritto, rappresenti  la base del futuro di una nazione, e che in quanto tale debba essere  tutelato e garantito. Siamo pronti a scendere in piazza anche con altri  movimenti  e partiti, andando oltre le fazioni politiche, uniti nella  difesa di quello che noi non considereremo mai un mero costo di  produzione, come vorrebbe insegnarci il prof. Monti, ma un diritto e un  dovere sociale".
Fa eco il coordinatore provinciale, Leonardo Sanson:  "I leader politici che sostengono questo governo  (Alfano-Bersani-Casini) si rendono inevitabilmente complici di un vero e  proprio massacro sociale: Gioventù Italiana ribadisce la sua posizione  di contrasto a questa maggioranza e ai partiti che ne fanno parte. Non  potrebbe essere diversamente, perché non staremo mai con chi per una  poltrona s'è venduto ai giochi dell'alta finanza di Bruxelles, divenendo  di fatto un impresentabile".
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