Giornata Mondiale dell'Acqua: acqua e ambienti urbani, la situazione nel Veneto
Martedi 22 Marzo 2011 alle 18:04 | 0 commenti
Arpav - Il Veneto ha registrato dal 2001 un aumento demografico, concentrato quasi esclusivamente nelle città , pari a circa l'8 per cento della popolazione. Questa tendenza ha reso più complesso il rapporto tra le aree urbane e le diverse matrici ambientali. Per quanto riguarda le acque, infatti, l'aumento dell'estensione delle aree edificate crea potenzialmente una serie di impatti più o meno marcati, tra cui la perdita delle aree riparie dei fiumi, l'inquinamento delle acque e la conseguente riduzione della biodiversità .
In questo contesto le tematiche proposte oggi nella Giornata Mondiale dell'Acqua, dal tema "Acqua per le città : come rispondere alle sfide dell'urbanizzazione" mettono in evidenza che, tra gli aspetti che una città in evoluzione deve affrontare, oltre a quelli più strettamente sociali e strutturali, assumono sempre più rilevanza quelli ambientali.
La Regione del Veneto si è dotata per tempo di strumenti di pianificazione adeguati, come il Piano Regionale di Risanamento delle Acque nel 1989 ed il Piano di Tutela delle Acque del 2004-2009. I monitoraggi ed i controlli effettuati da ARPAV mostrano che gli interventi previsti dai Piani, pur in un quadro di pressioni civili ed urbane crescenti, hanno prodotto notevoli effetti positivi sulla qualità delle acque.
La situazione è stata fotografata dall'Agenzia nel "Rapporto delle acque superficiali del Veneto - Anno 2009", dal quale si evince che risultano in miglioramento, nell'ultimo decennio, tutti i parametri legati agli scarichi civili.
I risultati dei monitoraggi relativi alle acque superficiali trovano riscontro nei dati rilevati con i controlli agli scarichi riportati da ARPAV nel "Rapporto 2010 sulle attività di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane", dove tutti i 238 impianti di potenzialità maggiore di 2.000 Abitanti Equivalenti risultano conformi ai vincoli della Direttiva Europea sulle acque reflue urbane, con concentrazioni dei principali inquinanti allo scarico in progressiva diminuzione dal 2003 al 2009.
Il miglioramento della qualità dei corpi idrici è riscontrabile anche con riferimento alle acque destinate alla balneazione, in prossimità delle foci dei grandi fiumi.
Resta il fatto che le città provocano una serie di impatti rilevanti sui fiumi che le attraversano. Nel Veneto, considerando 5 capoluoghi di provincia attraversati da grandi fiumi, 4 di questi presentano un peggioramento della qualità delle acque a valle della città , in media del 28% (indice LIM - Livello di Inquinamento da Macrodescrittori riferito al biennio 2008-2009) ed uno la mantiene inalterata.
La tendenza (2002-2009) è comunque in miglioramento.
Per maggiori informazioni http://www.arpa.veneto.it/acqua/htm/documenti.asp
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.