"Save school not banks", giovedì 17 a Vicenza Giornata internazionale per diritto allo studio
Martedi 15 Novembre 2011 alle 10:06 | 0 commenti
Rete degli Studenti Medi di Vicenza - Piattaforma. Il 17 novembre anche a Vicenza dietro lo slogan "Save school not banks" gli studenti medi e universitari insieme scenderanno in piazza contro lo svilimento del mondo del sapere da parte dei governi che cancellano il diritto allo studio, tagliano la cultura, l'istruzione, la scuola, contro il progressivo smantellamento dei diritti e della democrazia, e contro una politica che fa pagare la crisi a studenti, precari, lavoratori, disoccupati e non a chi l'ha prodotta, tutelando solo gli interessi delle banche e delle grandi imprese (qui la nostra intervista video a Cecilia Correale, qui il documento del Collettivo Studenti Scuola Pubblica).
Ma scendiamo anche in piazza per il libero accesso ai saperi, per respingere ogni tentativo di farci pagare la crisi, per riprenderci le strade e rifiutare la repressione perché da scuole e università possa partire il cambiamento globale di cui tutti noi abbiamo bisogno.
Da anni gli studenti del nostro Paese sono in mobilitazione contro le politiche di attacco al sistema di istruzione pubblica e per una nuova idea di futuro e di libero accesso al Sapere.
I continui tagli e le riforme di scuola e università italiane, che hanno creato nuove barriere all'accesso all'istruzione a tutti i livelli, si vanno però oggi ad inserire in un quadro internazionale drammatico.
Di fronte ad una imponente crisi economica strutturale l'attuale classe politica è convinta che la risposta per uscire sia tagliare gli investimenti pubblici nei settori del welfare e del lavoro, attaccando diritti e salari colpendo ulteriormente le giovani generazioni.
Le fasce più deboli della popolazione sono chiamate a pagare più di tutti una crisi che è stata generata dal mondo della finanza, dei grandi patrimoni e dell'evasione. Di fronte alle politiche di austerity promosse dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Centrale Europea, emerge una richiesta e un'esigenza sempre più pressante di ripensare l'intero sistema, uscendo non solo dall'attuale crisi, ma da un modello sociale, culturale ed economico insostenibile e ingiusto.
Pensiamo che sia quindi necessario rilanciare a livello internazionale una nuova idea di società che sappia guardare al futuro e che rimetta al centro i diritti, i valori della democrazia e i beni pubblici, definendo il ruolo fondamentale che la istruzione pubblica e il diritto allo studio devono avere nella nuova idea di mondo che vogliamo.
Nell'attuale contesto è necessario ripartire quindi dalle scuole, dalle università e dalla ricerca, disegnando un percorso condiviso e aperto che ponga finalmente le basi di una società della conoscenza che rilanci il ruolo del Sapere come bene pubblico.
Programma:
8.30 concentramento e inizio corteo
10.30 conclusione corteo in piazza, apertura tavoli di lavoro (ci dividiamo in gruppi di lavoro che affronteranno 4 aree tematiche e dopo un'ampia discussione si crea un documento finale):
diritto allo studio - trasporti - edilizia scolastica
scuola e cittadinanza-scuola come base di una società diversa
soggetto studentesco nella crisi globale - nuovi metodi di lotta
didattica alternativa
11.45 presentazione documenti delle aree tematiche a tutti gli studenti in piazza
12.00 assemblea conclusiva "come proseguire la lotta"
Tutti gli studenti sono invitati a rimanere in piazza dopo il corteo e a partecipare ai gruppi di lavoro e all'assemblea finale portando i propri contenuti e le proprie idee
Per le studentesse e gli studenti di Vicenza
Studenti Indignati
Cecilia Correale ,Davide Primucci, Giacomo Nardello
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