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Giornata europea contro lo spreco

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 15 Ottobre 2011 alle 12:49 | 0 commenti

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Coop Adriatica - Coop Adriatica dà il via anche in Veneto alla donazione di prodotti non alimentari invenduti. La Cooperativa amplia il progetto "Brutti ma buoni", che l'anno scorso ha permesso di donare cibo per 3,5 milioni di euro a 110 Onlus, offrendo anche abiti, detergenti, oggetti per la casa e giochi. Già partiti l'ipercoop di Imola e il supermercato di San Giovanni in Persiceto
Non più solo frutta, yogurt e pelati, ma anche abiti, detergenti, quaderni, giochi e altri prodotti. In concomitanza con la seconda "Giornata europea contro lo spreco" - che si tiene domani, sabato 15 ottobre, a Bologna - Coop Adriatica estende anche ai prodotti non alimentari la donazione degli invenduti a fini solidali.

Dalla prossima settimana, 17 ipercoop e un supermercato della Cooperativa in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo, destineranno articoli tessili, detergenti, oggetti d'arredo, quaderni, utensili per la cucina - non più vendibili perché leggermente danneggiati o fuori moda, ma ancora perfettamente utilizzabili - ad associazioni e cooperative sociali che assistono donne, minori, disabili, stranieri e persone in difficoltà. L'iniziativa amplia l'ambito di intervento di "Brutti ma buoni", il progetto di Coop Adriatica che dona invece i prodotti alimenti invenduti in 71 negozi. Entro la fine dell'anno, altri 3 supermercati si aggiungeranno alla donazione degli articoli non alimentari, per un totale di 21 punti vendita coinvolti; a ricevere le donazioni saranno le 110 Onlus che già oggi beneficiano di "Brutti ma buoni".
"Ridurre gli sprechi - sottolinea Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica - è una scelta necessaria e positiva per le persone e per le imprese: dalla crisi si esce anche con un nuovo modello di sviluppo, che unisca sostenibilità economica, sociale e ambientale. Donando i prodotti invenduti, alimentari e da oggi anche non alimentari, riusciamo a migliorare la nostra gestione, offrire un sostegno importante a chi ne ha bisogno, ridurre i rifiuti". Le prime donazioni di prodotti non commestibili sono già partite in due punti vendita pilota del Bolognese: l'ipercoop del Centro Leonardo di Imola, in favore della Cooperativa sociale "Il Sorriso", che sostiene persone affette da dipendenze, e il supermercato di San Giovanni in Persiceto, a beneficio della Comunità Santa Maria della Venenta di Argelato, che si occupa di un centinaio di persone senza fissa dimora alla stazione di Bologna, di famiglie in difficoltà e di ragazze madri. Le Onlus destinatarie potranno quindi contare su ulteriori benefici, che si sommano alla donazioni degli alimentari - prodotti prossimi alla scadenza o con piccole imperfezioni, ma ancora perfettamente commestibili - e potranno reinvestire i fondi risparmiati in attività di miglioramento delle strutture e della qualità della vita degli assistiti.
Coop Adriatica ha avviato "Brutti ma buoni" nel 2003, in collaborazione con il Last Minute Market dell'Università di Bologna. Nel 2010, 68 negozi hanno donato 830 tonnellate di alimentari, pari a 4.500 pasti al giorno, a 110 Onlus, per un valore di 3,5 milioni di euro. Solo nei primi sei mesi del 2011, l'iniziativa ha coinvolto 71 negozi: le donazioni hanno toccato 500 tonnellate, per circa 5 mila pasti al giorno e 2 milioni di euro trasferiti in solidarietà. Altri cinque negozi attiveranno "Brutti ma buoni" alimentare entro la fine dell'anno: i supermercati di Occhiobello (Ro), Riccione (Rn), Jesi (An) e Civitanova (Mc), e l'ipercoop di Vigonza (Pd). "Brutti ma buoni" viene attuato con il supporto dei soci volontari di Coop Adriatica, che intervengono nella selezione delle organizzazioni beneficiarie; la raccolta invece viene eseguita dai lavoratori, che ogni mattina preparano e consegnano le merci alle associazioni di volontariato. Queste ultime, infine, destinano i prodotti all'alimentazione di persone in difficoltà, di animali malati o abbandonati, trasformando lo spreco in risorsa.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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