Giornata della Memoria, Sbrollini:ricordare per poter guardare avanti
Giovedi 26 Gennaio 2012 alle 15:22 | 0 commenti
Daniela Sbrollini, Partito Democratico - Il 27 gennaio 1945 l'armata rossa arrivò e finalmente il mondo cominciò a conoscere l'orrore della Shoah, lo sterminio sistematico degli ebrei, degli zingari, degli omosessuali, dei disabili e degli oppositori politici. Strategia condotta con matematica precisione dai nazisti. Oggi, il compito principale delle Istituzioni è quelli di ricordare; fare in modo che la memoria di quanti sono spariti nelle camere a gas e dei loro carnefici non venga mai cancellata. Oggi più che mai bisogna ricordare per contrastare ogni forma di razzismo, passato e presente, ma soprattutto contrastare i negazionisti di oggi che si collegano idealmente ai nazisti di ieri.
Diceva Primo Levi, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Noi abbiamo questo compito morale, civile e culturale. Nel mondo di oggi ci sono ancora troppe tragedie, massacri, stupri etnici che passano sotto silenzio (pensiamo solo al Ruanda).
Troppo odio, ignoranza, egoismo, ricerca di un'identità esasperata e malata, elementi che scatenano meccanismi di discriminazione e ci mettono davanti alla nuda realtà di tanti luoghi più o meno conosciuti passati e presenti di sterminio e sofferenze.
Le culture Italiana ed Europea devono essere forti e come ha detto ieri il Ministro Riccardi: "ricordare l'olocausto è decisivo per l'identità europea".
Siamo di fronte ad un relativismo storico dove il dramma della Shoah lo si vede far passare come una delle tante tragedie del Novecento. Ecco perché dobbiamo parlare, scrivere, discutere di questo tema, prima di tutto nelle scuole e nelle coscienze delle persone.
Ancora di più è urgente una politica europea dell'integrazione e un nuovo processo di democrazia capace di affermare i diritti delle persone.
Per questo, il concetto di cittadinanza diventa una delle grandi sfide per la moderna democrazia italiana ed europea. Dare al più presto la cittadinanza, a partire dai bambini nati nel nostro Paese, significa includere e combattere le discriminazioni. Questa ricorrenza istituita dal Parlamento nel 2000 va coltivata ogni giorno, commemorando le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo, dell'olocausto per amore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati e i valori della democrazia.
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