Giornata del Ringraziamento, oltre mille persone a Trissino
Domenica 7 Novembre 2010 alle 17:00 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza -  Il presidente Diego Meggiolaro: "il nostro pensiero va agli alluvionati. Continueremo con i nostri mezzi e le nostre braccia ad aiutare aziende e famiglie in difficoltà "
È un giorno di festa, ma anche un momento di riflessione e bilancio per Coldiretti, che conta i danni dell'agricoltura a seguito della catastrofica alluvione che ha colpito il Vicentino. Una cinquantina le aziende agricole maggiormente danneggiate dalla forza inarrestabile dell'acqua.
Sono stati ricordati tutti nel corso della cerimonia della Giornata del Ringraziamento 2010, svoltasi a Trissino alla presenza di numerose autorità civili e politiche, tra cui l'europarlamentare Sergio Berlato, l'assessore regionale Elena Donazzan, l'on. Massimo Calearo Ciman, il presidente degli Artigiani Giuseppe Sbalchiero, l'assessore al Comune di Vicenza Tommaso Ruggeri, il presidente del Consorzio Alta Pianura Veneta Antonio Nani, il presidente del Consorzio Brenta Danilo Cuman, numerosi sindaci del territorio ed rappresentanti di Unicredit e Banca Popolare di Vicenza. "Produrre bene vuol dire investire, talvolta persino essere presi in giro. Non ci arrendiamo - spiega don Elia Lunardi, consigliere ecclesiastico di Coldiretti - ma dobbiamo essere aiutati a fare bene, anzitutto dalle istituzioni, per non far sentire che ognuno lotta contro gli altri, ma che la comunità , compatta, reagisce in un'unica direzione. Di fronte alle scelte deve esserci sempre l'uomo, che non può mai essere messo dopo gli interessi". A dimostrare l'intraprendenza del mondo agricolo vicentino i numerosi cesti donati all'altare della chiesa parrocchiale di Trissino, oltre 50 quintali di viveri, che saranno destinati nei prossimi giorni a persone in stato di difficoltà , come avviene ogni anno in occasione della Giornata del Ringraziamento. Il mondo agricolo non è stato dimenticato dalle istituzioni, che lo ricordano sempre come punto di riferimento, in particolare in questo momento in cui la città ed alcune zone dell'immediata periferia sono state afflitte dalla terribile alluvione dell'1 e 2 novembre scorsi. Importante la riflessione portata ai soci e rappresentanti Coldiretti dall'assessore del Comune di Vicenza Tommaso Ruggeri: "oltre 9000 persone, 4000 famiglie e 2000 tra case e capannoni sono stati colpiti tra Vicenza e Caldogno. Abbiamo stima, rispetto e considerazione nei confronti dell'attività degli agricoltori, così come della loro capacità immediata di azione, dimostrata anche in questo momento di difficoltà per il territorio. Il Comune di Vicenza ringrazia Coldiretti perché fin dalle prime ore dalla catastrofe gli agricoltori si sono resi disponibili, anche con i propri mezzi, per andare in soccorso delle attività e delle famiglie in stato di bisogno. Un ringraziamento particolare va anche agli oltre duemila giovani, che hanno dimostrato di avere dei valori ed una forte sensibilità . Il Comune è stato messo a dura prova, basti pensare che ogni giorno vengono prelevate 700 tonnellate di rifiuti contro le 90 normalmente eliminate dalle strade. Adesso è il momento di battere i pugni e pretendere che lo Stato risponda anche al nostro territorio, che tradizionalmente è abituato a dare più che a chiedere. Non accetteremo la carità dallo Stato. Occorrono stanziamenti importanti ed in tempi brevi". Parole supportate anche da don Elia Lunardi: "non possiamo accettare che ci venga riconosciuto un aiuto che corrisponde al compenso di un paio di giocatori di calcio". Ed il presidente Diego Meggiolaro conclude: "continueremo a lavorare con i nostri mezzi aiutando aziende e cittadini ad uscire da questo flagello. Dobbiamo continuare a lavorare duro per lo sviluppo del nostro territorio e per la tutela dei prodotti locali, senza scordare che il cibo che abbiamo è prezioso e merita di essere valorizzato, in quanto frutto della nostra campagna, che è una campagna davvero amica dell'uomo. Dobbiamo contribuire tutti a tutelare questa terra, non dimenticando che il buon Dio non ci ha voluti guardiani, ma custodi del territorio che ha creato".
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