Giometto officia le "nozze" con Dal Lago di Pittarello: in comune trasparenza e dialogo
Domenica 7 Aprile 2013 alle 17:32 | 1 commenti
A una nostra critica di aver abbracciato la "politica" lui anti politico da tempi non sospetti Silvano Giometto, fondatore di No Privilegi Politici Sì Dal Molin, aveva orgogliosamente difeso la scelta di appoggiare con la sua lista e con Andrea Pittarello la civica di Manuela Dal Lago così : «in realtà mi sono un po' stancato di essere esibito come ridicolo animale da circo inconcludente».
Ed oggi il comandante di mille battaglie contro corrente ha radunato i suoi 32 candidati per informarli ufficialmente della decisione presa e per "istruirli" su come raccogliere documenti evfirme.
La sede della celebrazione del «matrimonio tra Andrea Pittarello, da oggi capolista ma non più candidato sindaco» non è la storica sede di via IV Novembre ma il quartier generale della civica per Dal Lago sindaco.
Terminata la sua lezione tecnica Silvano Giometto ha lasciato campo e parola al "suo" Andrea Pittarello, già candidato di buon successo col Pdl nel 2008, e alla storica "amministratrice" vicentina che, però, hanno chiamato subito l'applauso per il demiurgo dell'operazione di fusione tra il suo essere anti casta, come ha ricordato Pittarello, e il richiamo all'unione del centro destra intorno alla candidata "sponsorizzata" anche da Enrico Hüllweck.
«L'avversario da battere è soprattutto la cattiva gestione di Variati della città » ha chiosato Manuela Dal Lago che nel non apprezzamento della politica parolaia, anche nazionale, nella volontà di totale trasparenza contabile e amministrativa, nell'uso del denaro pubblico per opere utili e produttive e nel buon rapporto con gli "ospiti" americani ha identificato i punti comuni fondamentali con No Privilegi Sì Dal Molin.
Nel pratico applausi copiosi  sono arrivati per la "contestazione" comune dei lavori di manutenzione ordinaria delle strade fatti, comunque male, con i soldi ricavati dalla cessione patrimoniale delle quote nella società Autostrade, per l'inutilità del Parco della Pace se usato solo come costoso verde cittadino e per la volontà di far venire alla luce gli aspetti positivi, anche economici, della presenza Usa: «non bisogna ideologizzare sempre i rapporti ma con gli americani mi sento in grado di ristabilire rapporti di collaborazione che risolvano anche gli eventuali problemi "tecnici" legati alla costruzione della base, che ci possono essere ma vanno risolti col dialogo. Sento amici gli americani, sono sincera, ma sento amici anche gli immigrati, quegli che si comportano nel rispetto delle leggi, però».
E la chiusura, ci esaltiamo ..., sembra quella che finora sembrava una pura provocazione di VicenzaPiù: «noi andremo al ballottaggio, ma non sappiamo con chi», tra Variati e i grillini ...
Non fosse altro che per questo ma Silvano Giometto si è, così, meritato un rating migliore da parte nostra.
Di quanto? Lo decideranno gli elettori.Â
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