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Gioielli vintage di Barbara Barbantini a Casa Cogollo

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 21 Aprile 2010 alle 02:12 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - I gioielli di design di Barbara Barbantini a Casa Cogollo detta del Palladio. È l'ultima proposta espositiva dell'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza che porta così avanti l'indagine sui materiali e le derive del confine incerto tra arte, design e moda. La mostra dell'artista ligure, intitolata "Lost And Found - Vintage Project", sarà inaugurata sabato 24 aprile alle 18: durante la vernice saranno presenti l'assessore alla cultura Francesca Lazzari, la stessa Barbantini e la curatrice Stefania Portinari. La partecipazione è libera. L'iniziativa è promossa in collaborazione con Regione Veneto, Aim e Gemmo Spa

A Casa Cogollo sarà esposta la nuova collezione di gioielli di Barbara Barbantini "Lost And Found", da cui prende il nome la mostra: si tratta di pezzi unici, numerati e composti dalla lavorazione e dall'assemblaggio di bijoux d'epoca, pizzi francesi, cristalli in vetro, objet trouvè, tessuti vintage; sono monili e accessori formati da catene in metallo da cui "fioriscono" petali in seta, vecchi ingranaggi, ex voto, medaglioni con vecchie fotografie recuperati nei banchi di brocantage o nei vecchi bauli, in un poetico e allusivo richiamo alla memoria. La collezione fa parte di un progetto dedicato al vintage, in cui l'uso e l'accostamento dei materiali è l'elemento più importante, secondo quanto caratterizza lo stile del marchio Puella, creato da Barbara Barbantini, di cui saranno in mostra anche alcuni dei principali esemplari delle precedenti collezioni. Per l'esposizione vicentina, inoltre, è stato realizzato un nuovo catalogo della collana "Display. Quaderni di design". La mostra resterà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero. Informazioni allo 0444 222122, [email protected].

"Lost And Found", che Barbara Barbantini chiama il "riuso del trovato", rientra nell'ambito di un'operazione più vasta - "Self-timer Mode" - che consiste nell'invitare artiste provenienti da tutto il mondo e il cui lavoro riveli qualche affinità con l'immaginario di Puella: esse interpretano le sue collezioni indossandone i pezzi e, "autoriprendendosi", realizzano una serie di scatti fotografici che non sono meri servizi di moda ma divengono fotografie intese come opere d'arte autonome, costruendo un immaginario di sogno e poesia. Le collezioni di Puella infatti hanno sempre avuto una particolare attenzione per la ricerca fotografica e per la modalità di mostrarsi al pubblico, facendo sì che arte visiva e moda si confondano al di fuori delle strette logiche di mercato. Considerato dunque che per Barbantini la moda è un gioco di seduzione, dove l'atto del guardare esprime un desiderio, le colleghe coinvolte sono giovani artiste come Louise Robinson, Lucia Holm, Eleanor Hardwick, Amanda Ericsson, (a sua volta designer che realizza abiti vintage rivisitati per il marchio svedese Dreamandawake) ed Elle Moss, una delle protagoniste della prossima collezione autunno-inverno, appena mostrata in uno showroom in via Tortona durante il recente Salone del Mobile di Milano.

Biografia
Barbara Barbantini, emiliana ma savonese d'adozione, si specializza in storia dell'arte contemporanea all'Università di Firenze e, in aggiunta alla sua carriera di artista nel campo delle arti visive dove opera con foto, video e installazioni, dal 1999 comincia a creare i suoi primi bijoux utilizzando materiali d'epoca e object trouvé, poi esposti in mostre; conseguentemente fonda in seguito il marchio Puella.
Le sue creazioni di gioielli numerati impiegano un poetico e allusivo richiamo alla memoria, agli oggetti modificati dal tempo e fatti rivivere attraverso il riuso creativo. Spesso sono impiegate per servizi di moda su riviste internazionali, ma vengono esposte solo in occasioni speciali, in gallerie di settore, showroom, e durante eventi significativi come il recente Salone del Mobile di Milano.

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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