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Gioco del cerino sulla Valdastico Nord, ma la Brescia-Padova risponde a Delrio: parere di Trento non vincolante.

Di Pietro Rossi Giovedi 21 Maggio 2015 alle 23:20 | 0 commenti

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Dove si era rimasti nella lunghissima saga dell'autostrada Valdastico e il suo completamento, questa volta a nord? Al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio che giusto ieri aveva dichiarato: "O si supera con un'intesa l'opposizione della Provincia di Trento oppure sia la Costituzione italiana sia la Commissione Europea renderanno impossibile l'opera". E già che c'era, ha lanciato ai gestori un altro messaggio.

"In questo mese ho definanziato due project financing finti in altre parti d'Italia e se si dice che l'opera non ha bisogno di investimenti statali non voglio che fra un anno qualcuno venga a bussare alla mia porta dicendo che vuole centinaia di milioni, perché se un'opera è utile, ha grandi flussi di traffico e si auto-sostiene sempre, non è che fra un anno noi facciamo il bancomat di cattivi progetti di cattivi amministratori". Parole da ministro che però un paio di cose lasciano intendere. Per esempio che la trattativa con la Provincia di Trento è un ostacolo insormontabile ma anche no, e che se fosse le cose devono essere fatte in modo che nessuno si faccia male. A buon intenditor poche parole, ma di che tipo?

La strategia del ministro potrebbe essere obliqua, il suo un messaggio per arrivare a un accordo di qualche genere, sia che Trento dica sì sia che neghi il suo consenso. Naturalmente la società concessionaria coglie subito il discorso e risponde prontamente: "L "Autostrada Brescia Padova" respinge ogni insinuazione circa la correttezza dei suoi comportamenti - spiega in una nota - e ricorda di aver presentato ricorso al Tar del Lazio, in data 4 maggio 2015, contro le Amministrazioni competenti al fine di poter procedere al completamento dell'A31, richiedendo il risarcimento dei danni subiti e subendi". In particolare, per quanto riguarda il project financing, la nota rilasciata alla stampa specifica che ""Il prolungamento a nord dell'autostrada A31 Valdastico, che la Società è chiamata a realizzare in forza della Convenzione sottoscritta con il Ministero delle Infrastrutture e che non è in alcun modo assimilabile ai project financing promossi nel settore delle autostrade, sarà realizzato integralmente con capitali della Società stessa e non necessiterà quindi di alcun contributo pubblico, in analogia con il prolungamento a sud dell' A31, che è stato realizzato con un investimento di circa 1,2 miliardi di euro e verrà integralmente aperto al traffico entro l'estate".

Un miliardo e duecento milioni di euro è proprio il danno quantificabile del risarcimento chiesto dalla società concessionaria, composta da enti locali, Intesa Sanpaolo e Astaldi. Società che sta aspettando il sì della Provincia di Trento non solo per completare i 19 km mancanti alla A31 (il tratto Piovene Rocchette-Trento) ma anche per ottenere la proroga della concessione al 31/12/2026.Tale proroga è infatti stata concordata nel 2009 con la Commissione Europea ma solo a un patto: che ci sia il nulla osta per il completamento dell'ultimo tratto. E la scadenza ultima è il 30 giugno prossimo. Dopo quella data, scattano risarcimenti e ricorsi. "L'Autostrada Brescia Padova ribadisce la necessità che al più presto si dia corso a quanto deliberato dal Cipe nella riunione del 10 novembre 2014, in cui è stata presa la decisione di superare il dissenso persistente. Questo al fine di poter dare attuazione al rilevante piano di investimenti (2 miliardi) previsto dalla Convenzione e completamente autofinanziato, sostiene la società, ribadendo infine che il parere della Provincia di Trento non è affatto uno scoglio insuperabile: "Il parere del prof. Enrico Grosso, l'autorevole giurista interpellato dalla Società in merito alla disciplina costituzionale dei rapporti tra lo Stato e la Provincia di Trento nella vicenda riguardante il completamento dell'A31 Valdastico, non riconosce affatto il valore insuperabile, e dunque vincolante, dell'assenso della Provincia di Trento".

In pratica, secondo la società, lo Stato potrebbe procedere e scavalcare la Provincia autonoma di Trento attraverso la procedura "del dissenso" prevista dal Codice dei Contratti, e dunque con la possibilità di procedere successivamente con la realizzazione dell'infrastruttura. Sostiene il prof. Grosso: "la Corte Costituzionale abbia sancito che deve potersi legittimare una decisione unilaterale, affinché le esigenze unitarie di cui lo Stato è portatore non siano irragionevolmente e definitivamente compresse e che quindi, il dissenso della Provincia autonoma di Trento possa essere già oggi superato attraverso l'assunzione di una decisione unilaterale". Battaglia iniziata o dialoghi interlocutori per un probabile sì? Il cerino, in ogni caso, resta in mano allo Stato Italiano.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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