Giglioli bis, Verlato: questa amministrazione non vuole che si discuta troppo di Aim
Giovedi 19 Dicembre 2013 alle 17:12 | 0 commenti
Adriano Verlato, Vicenza Riformista - Quando le cose che accadono in Consiglio comunale non sono chiare (qui nostro articolo) resta a noi cittadini un certo amaro in bocca. Ciò è ancor più vero, quando la chiarezza latita dalla parte che ci è più vicina. Nel penultimo Consiglio fu chiesto, dall’opposizione, di approfondire la questione AIM con particolare riferimento ai danni che la Comunità vicentina ha ricevuto dal disastroso investimento sulla cosiddetta piattaforma di Marghera.
Una vicenda per la quale si è da poco concluso il processo con una condanna a carico dell'ex presidente della società comunale Giuseppe Rossi e con l'assoluzione del consulente dottor Gianni Giglioli.
Su tutto ciò, Giglioli, che fu assessore della prima Giunta Variati, ha rilasciato interviste molto chiare che chiamano in causa anche persone che tutt'ora hanno importanti responsabilità nella gestione della cosa pubblica (quindi di tutti noi cittadini).
Sentire dunque il dottor Giglioli in una seduta ufficiale del Consiglio comunale, su argomenti che riguardano la gestione (o cattiva gestione) della cosa pubblica, è una esigenza doverosa di chiarezza.
Un paio di settimane fa, la riunione dei capigruppo mise all'ordine del giorno il dibattito su AIM con la possibilità di audizioni esterne, ma il Sindaco Achille Variati fece bloccare la cosa sostenendo che non era opportuno trattare un argomento ancora sub judice, in senso letterale (il processo si sarebbe poi concluso proprio la sera del giorno in cui si svolgeva il Consiglio comunale).
La cosa ci poteva stare e il rinvio era accettabile. Ora, a processo concluso, l’opposizione ha ripresentato la richiesta che è stata respinta nuovamente con argomentazioni alquanto speciose. Il presidente del Consiglio comunale Formisano, alla richiesta del consigliere Zoppello, se avesse invitato l’ex assessore Giglioli e l’amministratore Colla di Aim, rispondeva che nessuno gli aveva fatto richiesta formale. La vicepresidente Bastianello gli faceva però notare che nella domanda si parlava chiaramente di ‘audizione’ e lo rimproverava di avere 'modificato’ l'oggetto della richiesta. Motivo per il quale l’opposizione lasciava la sala consiliare.
A quel punto intervenivano i capigruppo della maggioranza che appoggiavano il rifiuto di approfondire la vicenda AIM con la motivazione che c’erano argomenti più urgenti da trattare. Su tale posizione si schierava anche il Sindaco Variati, bacchettando quella che lui definiva “la gazzarra†e aggiungendo che lui era sempre stato sicuro dell’innocenza di Giglioli per i fatti ascrittigli.Â
A parte queste schermaglie, la sostanza è che questa amministrazione non vuole che si discuta troppo di AIM, e quindi non vuole che si chiariscano fino in fondo fatti e misfatti che hanno impoverito la prima azienda del comune.
A questo punto noi pensiamo che le varie argomentazioni per impedire il dibattito, nonché gli addebiti che lo stesso dottor Giglioli avanza anche a persone che operano con questa Amministrazione e con questo sindaco, siano puramente dilatorie. Non è pensabile che l’ex assessore voglia riferire su quanto il tribunale ha già acclarato, ma su altri fatti di contorno sui quali, nonostante le sue deposizioni, il tribunale ha sorvolato. Non ci sembra che la richiesta di alcuni consiglieri fosse rivolta a cercare la rissa ma solo a chiarire pubblicamente, davanti alla Città , responsabilità politiche nelle questioni di AIM che da anni cercano risposta.
Spiace che il Partito Democratico, quando le richieste dell’opposizione non sono di chiara contrapposizione ideologica, non faccia emergere il proprio spirito, appunto, democratico e la propria vocazione alla massima trasparenza.
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