Giardino della Vittoria, riqualificate le aree verdi. A settembre sarà aperto al pubblico
Mercoledi 19 Luglio 2017 alle 16:32 | 1 commenti
 
				
		I lavori di riqualificazione del Giardino della Vittoria hanno preso il via nel marzo 2016 e oggi possiamo ammirare il completamento delle opere che hanno interessato le aree verdi.
Il progetto ha previsto la riqualificazione complessiva dei percorsi del  giardino, con i vialetti completamente ripristinati e resi più sicuri e  quindi facilmente percorribili che oggi l'assessore alla cura urbana  Cristina Balbi ha illustrato alla stampa in previsione della prossima  apertura al pubblico in settembre, per la festa patronale. Insieme  all'assessore c'era anche la progettista, architetto Annabianca  Compostella dello studio Architetti Veneti di Bassano del Grappa.
"Finalmente  il Giardino della Vittoria ha assunto un aspetto decisamente più  decoroso grazie all'intervento di sistemazione in corso che contiamo di  concludere entro settembre - ha dichiarato l'assessore alla cura urbana  Cristina Balbi -. Anche se non è ancora possibile aprire il giardino al  pubblico, poiché nei prossimi mesi sarà ancora necessario intervenire  per sistemare l'accesso verso il santuario e per restaurare la balaustra  che circonda l'area verde, possiamo già oggi ammirare l'importante  lavoro che restituirà alla città un giardino più curato e accogliente, e  soprattutto reso accessibile grazie alla sistemazione dei vialetti che  risultano facilmente percorribili".
L'assessore è poi entrata nel  dettaglio: "Si è reso necessario più tempo del previsto per le  lavorazioni poiché abbiamo rinvenuto stratificazioni di roccia  nell'accesso verso il santuario che hanno reso più complessi i lavori e  soprattutto ci hanno costretto alla modifica del progetto. Non potendo  sbancare la roccia, perché si sarebbe messa in pericolo la stabilità  della balaustra esterna con elevati costi, abbiamo deciso di realizzare  la rampa di accesso per persone con difficoltà motorie non più  all'interno del giardino, ma all'esterno. Pertanto all'interno è stata  realizzata una scala simmetrica a quella già in progetto, mentre la  rampa in metallo sarà inserita dall'esterno e salirà in un'apertura  della balaustra, in un punto particolarmente deteriorato che sarebbe  stato necessario ricostruire. A questo punto abbiamo deciso di  valorizzare la muratura in roccia rendendola visibile e arricchendola  con specie floreali rampicanti".
"Sarà piacevole sedersi sui gradini  delle due scalinate, completamente ricoperte d'erba e facilmente  percorribili e ammirare il panorama verso la città dalla statua della  Otto Aquile liberata dalla vegetazione che ne oscurava la visuale -  Balbi ha quindi sottolineato quanto potrà essere gradevole visitare  l'area verde -. Il giardino è stato arricchito da specie floreali con la  predominanza del bianco per omaggiare la Madonna a cui è dedicato il  Santuario di Monte Berico. Sono state poi installate balaustre e nuovi  cestini e presto arriveranno anche le panchine. Un sistema di  irrigazione fisso consentirà di vedere sempre rigoglioso il giardino".
Il  Giardino della Vittoria è nato negli anni '20 come pertinenza della  villa al Belvedere. L'area è di proprietà comunale e pertanto è da  sempre consentito l'accesso libero; per questo l'amministrazione ha  deciso di riqualificarla completamente attraverso un progetto articolato  che sta restituendo il giardino all'originario splendore, offrendo  nuovamente una spettacolare panoramica della città fino alle montagne,  luoghi di sacrificio dei soldati vicentini che hanno combattuto la Prima  guerra mondiale.
Il giardino - i cui lavori sono in fase di  conclusione -, sarà riaperto al pubblico in prossimità della festa  patronale dell'8 settembre, così da offrire un luogo di pace, di ristoro  e riposo ai numerosi pellegrini che raggiungeranno il vicino Santuario  di Monte Berico.
La riqualificazione consentirà una migliore  accessibilità e fruibilità del giardino e consentirà di migliorare  l'attrattività turistica dell'intera area, considerando che, oltre alla  sua specifica valenza storico-artistica-architettonica-naturalistica, fa  parte della città storica e dei suoi itinerari privilegiati.
Durante  i lavori, a seguito del rinvenimento di una roccia affiorante che sarà  pertanto mantenuta visibile e quindi valorizzata, è stato necessario  ridisegnare - in modo differente dal progetto originale - l'accesso nel  fronte verso la Basilica, che pertanto sarà completato con una rampa  metallica, e il collegamento al nuovo percorso che consente la  percorrenza fino alla sommità del sito anche alle persone con ridotta  capacità motoria.
E' stato inoltre previsto un intervento di  manutenzione della balaustra in pietra che circonda il giardino, in fase  di esecuzione a cura dei restauratori della Fondazione Villa Fabris,  gli stessi che insieme ai volontari dell'Associazione nazionale alpini -  sezione di Vicenza hanno effettuato la manutenzione del tratto di  balaustra che circonda il Piazzale della Vittoria.
E' stata  ridefinita la gerarchia tra i percorsi distinguendo i principali dai  secondari: i percorsi principali tracciati con materiale stabilizzato  naturale dalla colorazione sono di facile percorribilità; i percorsi in  maggior pendenza sono stati trasformati con gradoni erbosi concepiti più  con la funzione di sedute che per il passaggio; nei percorsi i gradini  sono segnati con lame di ferro.
La zona di sosta sulla pendice nord  del giardino, eseguita negli anni '50, è stata valorizzata per rendere  possibile la visuale verso la città. Una nuova pavimentazione in pietra  ha sostituito il porfido nell'ambito del monumento alle Otto Aquile,  valorizzato e ripulito come la statua dedicata alla Mamma. Il muro di  contenimento è rivestito da specie rampicanti fiorite.
Le opere a  verde sono state oggetto di apposita progettazione da parte  dell'architetto Annabianca Compostella, con il supporto specialistico  della dottoressa Livia Basso. E' stata realizzata la rimozione degli  arbusti e delle alberature incoerenti e cresciute in modo incontrollato  negli anni, la messa in sicurezza delle alberature che lo necessitavano,  e la ricomposizione delle specie arbustive affiancando alle specie già  esistenti nuove essenze. Con l'intervento realizzato si è voluto ridare  la giusta valorizzazione agli esemplari di maggior pregio, liberandoli  dalle specie cresciute spesso in conflitto con il loro sviluppo  vegetativo. Sono stati inoltre riaperti alcuni punti di vista  fondamentali, verso la Basilica e verso la città.
L'intervento ha  previsto prima di tutto la sistemazione del terreno in modo da renderlo  adeguato ad accogliere le varie specie vegetali, verdi e fiorite.  Inoltre il giardino è stato liberato dalla vegetazione che oscurava la  visuale verso la città e che in alcuni casi non favoriva  l'accessibilità. L'obiettivo è stato di riportare la luce all'interno  del giardino e oltre alle necessarie rimozioni e potature, sono state  piantumate nuove specie, essenzialmente arbustive, caratterizzando il  nuovo inserimento con fioriture esclusivamente bianche. E' infatti il  bianco che, più di ogni altra tipologia, può portare luce in un contesto  storico così delicato, e che, in prossimità della Basilica di Monte  Berico, celebra simbolicamente il culto mariano.
Ora il giardino  accoglie specie arboree ornamentali come il cipresso, il rovere,  l'albero di giuda; specie arbustive come l'ortensia quercifoglia,  l'anemone giapponese, il lillà bianco, la rosa bianca; specie rampicanti  come la clematide, la rosa di Mulligan, il ficus rampicante, il  caprifoglio; specie tappezzanti come l'anemone dei boschi, il mughetto,  la pervinca.
Il progetto, condiviso con le varie associazioni del  territorio, è stato completato da un impianto di irrigazione e da una  adeguata illuminazione a terra mascherata e integrata con elementi di  arredo o vegetali.
L'intervento al giardino della Vittoria ha il  valore complessivo di 604.170 euro finanziati dalla Regione Veneto con  422.919 euro attraverso uno specifico bando dedicato alla conservazione e  promozione dei beni culturali in particolare legati alla Grande Guerra.
A  fronte del contributo regionale di 422.919 euro, pari al 70% del valore  complessivo dell'intervento che ammonta a 604.170 euro, il Comune  partecipa con 181.251 euro, dei quali 130 euro già investiti.
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