Gian Paolo Gobbo alla scuola quadri leghista: al governo finchè Bossi dirà che è ora di votare
Sabato 15 Ottobre 2011 alle 15:33 | 0 commenti
Lega Nord - Il segretario nazionale della Liga veneta ha salutato i 206 partecipanti al percorso formativo. Inizia la scuola quadri leghista. Il saluto di Gian Paolo Gobbo: "restiamo al governo finchè Bossi dirà che è ora di votare". "Puntiamo alla Padania per vie democratiche per dare risposte economiche ai nostri cittadini"
"La Lega ha responsabilità di governo e vi resterà finchè Bossi non dirà che è ora di andare a votare. Non ci sono confusioni su questo nel Movimento". E' stato il segretario nazionale della Liga Veneta Lega Nord Gian Paolo Gobbo ad aprire con un saluto la sesta edizione della Scuola Quadri, inaugurata stamattina a Mestre alla presenza di oltre 200 iscritti ed organizzata dal Gruppo Lega Nord in Consiglio regionale.
"Tutti hanno capito che andare contro il Governo, oggi, non è la soluzione migliore. L'articolo 1 del nostro Statuto è chiarissimo: noi siamo per la Padania, che non è una invenzione o una espressione geografica. Padania è la parte del Paese che produce il 70% del Pil e paga il 75% delle tasse. Le 4 regioni a Statuto ordinario, Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, sono parte di un contesto di ‘Padania super-Regio economica', così definita dagli economisti della Fondazione Agnelli nei primi anni '90. Essi si chiesero quali fossero le aree geopolitiche che, al netto delle risorse primarie ma solo per capacità dei loro popoli, sarebbero riuscite a mantenere in piedi il sistema. Allora gli economisti parlarono di Padania, come area europea tra Slovenia, Baviera, Tirolo, Langue d'Oc, Catalogna... aree a fortissima identità storica e culturale, capaci di dare risposte economiche alle esigenze dei loro cittadini".
"A questa possibilità dobbiamo arrivare con vie democratiche, ed è la nostra convinzione. I militanti devono crederci perché solo così si può combattere uno Stato che sta tirando il fiatone", ha concluso Gobbo. Dopo il saluto dell'onorevole veneziano Corrado Callegari, hanno preso la parola durante la giornata il generale Piero Laporta e il prof. Maurizio Mistri, che hanno trattato le tematiche del processo evolutivo nel continente africano e la crisi del sistema delle relazioni internazionali per quanto riguarda l'Italia e la Ue. 206 gli iscritti, con distribuzione uniforme tra le province venete: 3 i bellunesi, 37 i padovani, 3 i polesani, 96 i trevigiani, 49 i veneziani, 12 i veronesi, 6 i vicentini. 89 ricoprono incarichi amministrativi (di cui 3 sindaci), 85 sono laureati (107 diplomati, 14 con licenza media). Moltissimi gli under-35 (73), due sono 19enni: un padovano di Piove di Sacco ed un trevigiano di Maserada. Prossima lezione sabato 22 ottobre: tema centrale sarà il federalismo, trattato dal prof. Luca Antonini e dal prof. Fabrizio Pezzani. L'ultima giornata, il 5 novembre, sarà dedicata a politica, etica e morale, con docenti il prof. Franco Biasutti e il prof. Piero Ignazi.
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