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Gestori Figisc: per abbassare il prezzo dei carburanti serve l'abbattimento delle imposte

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 15 Aprile 2011 alle 14:29 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza - Il presidente provinciale Gastone Vicari: "Il cambiamento del sistema distributivo è inevitabile, ma va gestito preventivamente, evitando la logica dello scontro frontale".

I gestori di impianti stradali di carburanti della FIGISC - Confcommercio non parteciperanno alla raccolta di firme a sostegno del disegno di legge di riforma del settore distributivo dei carburanti promossa dalle altre sigle di categoria.

Tale proposta prevede, per sommi capi, la separazione della filiera tra ingrosso e dettaglio, vale a dire l'interdizione alle aziende petrolifere (ma non solo) di vendere al pubblico e di gestire impianti, la decadenza del vincolo di fornitura esclusiva, nonché una "liberalizzazione" dei contratti di fornitura dei prodotti mantenendo il comodato per l'impianto.
"L'obiettivo è condivisibile, ma non ci riconosciamo nei contenuti della proposta e nelle modalità della sua presentazione, sia all'opinione pubblica che ai gestori - dichiara Gastone Vicari, presidente provinciale della Figisc (Federazione italiana Gestori Impianti Stradali di Carburanti) - Confcommercio - poiché non vogliamo essere partecipi di operazioni di "illusionismo", che hanno fin troppa presa facile sull'opinione pubblica, ma giocano su meccanismi confusi, mettendo in evidenza precisi limiti ed evidenti equivoci. Mi spiego: la petizione per la quale è stata lanciata una campagna di firme gioca sulla promessa di far diminuire il prezzo dei carburanti - di 6 centesimi al litro e di 415 euro all'anno per famiglia - in funzione della "cacciata" dell'industria petrolifera dal segmento della vendita al dettaglio e dell'abolizione del vincolo di esclusiva, come avviene per le "pompe bianche". Tutto questo è una provocazione più che una proposta percorribile, ma facendo leva sulla sensibilità della gente al prezzo delle benzine, si va a chiedere di firmare, senza dare però alcuna spiegazione sui fondamenti di una tale "promessa". Per i gestori Figisc questo modo di procedere non è condividibile, ma l'obiettivo di abbassare il prezzo dei carburanti rimane tale e speriamo di arrivarci sostenendo le proposte del nostro sindacato".
Infatti, secondo la Figisc - Confcommercio, la diminuzione del prezzo della benzina non può prescindere da una seria revisione dell'imposizione fiscale e quindi dalle imposte che gravano sulle benzine; non è sufficiente trovare economie solo nel sistema distributivo dei carburanti, poiché questo incide sul prezzo finale per un 11%, mentre le imposte pesano per oltre il 50%. Altro punto sollecitato da Figisc è l'istituzione di un'Authority di garanzia, non solo per chiarire la questione dei prezzi e di come il mercato internazionale e nazionale siano tra loro congruenti, ma anche e soprattutto per stabilire come
strutturare la filiera in una fase in cui la conflittualità del settore è altissima. "Che sia necessario un cambiamento e quindi la revisione del sistema distributivo dei carburanti - dice il presidente provinciale della Figisc - è una necessità da noi condivisa - dice Vicari -. Però pensiamo, anche nell'interesse di noi gestori, che a ciò non si debba arrivare seguendo la logica dello scontro frontale, che accentua le contrapposizioni, in particolare con le compagnie petrolifere, favorendo la posizione e la diffusione di operatori indipendenti; oppure quella delle troppo facili promesse ed illusioni. Crediamo invece di dover traghettare la Categoria con un percorso ragionevole, da gestirsi con un'Authority di garanzia, che porti a un cambiamento, sì inevitabile, ma gestibile preventivamente, con le dovute cautele".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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