GdV: falso in rilancio
Venerdi 1 Febbraio 2013 alle 11:38 | 1 commenti
Dopo mesi e mesi di cali nelle vendite* de Il Giornale di Vicenza, l'editore ha dichiarato un migliaio di copie in più rispetto al fondo toccato in ottobre: 32002 le copie vendute in totale a novembre, di cui 29.823 nel canali di legge e 2.179 sugli altri canali (promozioni e convenzioni, tipo copie per Aim Energy?, ndr). Fin qui, stavamo scrivendo, bene e bravi per il primo rilancio dopo tanti mesi.
Ma poi ci imbattiamo nello spazio che Publiadige ha fatto pubblicare mercoledì sul quotidiano, di cui è comunque responsabile il direttore, per incoraggiare i partiti a investire su quel mezzo e alle sue tariffe per la sfida elettorale e un numero ci ha fatto sobbalzare.
Se i 305.000 lettori nel giorno medio (ogni giornale venduto è letto da più persone, ndr) secondo Audipress 2012/I** sono invitanti per gli inserzionisti politici a caccia di pubblicità , chiediamo al collega direttore perché abbia acconsentito sul suo quotidiano, che vuole sia il più autorevole della provincia, che fosse pubblicato il dato della rilevazione precedente a quella disponibile da tempo e per tutti. Basta, infatti, andare sul sito di Audipress per leggere che i lettori nel giorno medio sono diminuiti del 13,1% (dati Audipress 2012/II**) scendendo da 305.000 a 260.000, cioè 40.000 in meno dal 2 aprile all'8 luglio 2012 rispetto a
quelli del primo ciclo, dal 9 gennaio al 25 marzo 2012, quello a cui si riferisce Publiadige nel suo messaggio.
Senza affondare il coltello, ricordando che da allora sono diminuite e anche di molto le copie vendute e,
quindi, i lettori medi, caro direttore le sembra giusto istigare alla spesa con prezzi evidentemente riferiti a un maggior numero di lettori/elettori proprio quegli spreconi dei partiti che, pure, tutti i giornali, compreso il suo, richiamano alla decenza?
Non è venuto il dubbio a lei o a chi controlla la pubblicabilità anche dei messaggi promozionali che i lettori possano pensare che, se si bara sui numeri, quello che scrive il suo giornale, per giunta confindustriale, diventa meno credibile?
Vale la pena farlo per un po' di pubblicità (ingannevole?) in più, che per giunta pagano ai prezzi chiesti dalla sua concessionaria in base a numeri "gonfiati" rispetto ad oggi anche i suoi lettori con i cui soldi si finanziano i partiti?
*Fonte ufficiale: Prima Comunicazione. Il mensile. che pubblica i dati ufficiali di vendite e diffusione dei media italiani, lo fa utilizzando i dati medi dichiarati dall'editore e pubblicati sotto la sua responsabilità », non ci può essere contestazione alcuna visto che la fonte è 'editore stesso e non consiste, come avveniva in passato, in dati rilevati n maniera indipendente.
** i dati Audipress/I e Audipress/II sono la risultante ufficiale delle rilevazioni dal 9 gennaio al 25 marzo 2012 per il primo ciclo 2012 e dal 2 prile all'8 luglio 2012 per il secondo ciclo 2012.
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