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GdV: con Marzotto accordo per 36 dipendenti Filivivi. Un "esubero": solo speranze!

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 12 Luglio 2012 alle 17:39 | 0 commenti

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«Dunque, incontro di ieri: presenti Dott Lolli capo del personale Filivivi, Dott Vignaga e Perin capo personale Marzotto. Si è tentato di ottenere maggiore finanziamento per buonuscita esuberi ma il Dott Lolli rifiuta categoricamente. Per la parte Marzotto si sono detti disponibili a farsi carico del problema sociale costituito dai 127 esuberi Filivivi pertanto saranno i primi in lista per eventuali assunzioni nel gruppo», questo ci comunica via rete una delle maestranze della Filivi ex lanerossi falcidiate dalla crisi e dalla chiusura dell'azienda di Piovene (non ci chiede l'anonimato ma non ne riveliamo il  nome di nostra iniziativa per evitare problemi, ndr).

La nostra domanda, speranzosa, è ovvia: «Ma GdV* diceva diversamente parlando di 36 recuperati. Non è vero?»

 

La risposta giunge subito, amara: «Macchè.. quelle son le speranze. Dobbiamo OBBLIGATORIAMENTE collocare 38 esuberi per sperare di ottenere il secondo anno di cassa integrazione speciale, Marzotto dice solo che SE assume, e solo SE, noi saremmo i primi.. ma leggevo oggi che Valentino Fashion è passato a altri proprietari e a Valdagno stanno facendo ora cassa integrazione che sarebbe piena stagione per loro. Ttradotto significa che non hanno lavoro manco per loro... Insomma, è aria fritta e ben condita.. . anche perchè, senti pure i sindacati in questo, so che appena qualcuno raggiunge l'età pensionabile aprono immediatamente la mobilità in modo da accompagnarlo alla pensione 3 anni prima... Certo, si impegnano a prendere noi prima, ma io mica son convinta che assumono, ecco... oddio... il miracolo chi può dirlo, per carità... Unica cosa che sembra più certa è che il magazzino FILIVIVI di Piovene, che da gennaio è passato sotto Marzotto, sembra lascerà a casa gli interinali ora presenti per ricollocare noi, ma sono 4/6 posti e, per il tipo di lavoro pesante (a quanto pare guidare un muletto è roba da maschi), lì non verranno riassorbite donne, che sono (ricordo) il 70% degli esuberi dichiarati...»

Noi tifiamo per la ... versione GdV, ovviamente, questa volta.

 

 

*Da Il Giornale di Vicenza di oggi, 12 luglio 2012

OCCUPAZIONE. Incontro ieri dagli Industriali fra sindacati e azienda

Filivivi, accordo per ricollocare 36 dipendenti

Anna Lirusso

La sede di Confindustria è stata presidiata pacificamente dai lavoratori della storica azienda tessile di Piovene Rocchette

 

C´è un accordo per ricollocare parte dei dipendenti cassaintegrati della storica Filivivi, ex Lanerossi, reimpiegandone uno su tre per un anno. Nuovo presidio delle maestranze di Filivivi di Piovene davanti alla sede del raggruppamento degli industriali di Schio per cercare di contenere gli esuberi e riuscire ad accedere così al secondo anno di cassa integrazione straordinaria.
Una dimostrazione pacifica ma che ha attirato l´attenzione in zona industriale per il folto gruppo di operai presenti si è concretizzata in un incontro con le parti sindacali e le proprietà con l´obiettivo di trovare un accordo e una linea comune al fine di ricollocare almeno parte dei 127 dipendenti per i quali da qualche settimana è scattata la cassa integrazione ordinaria.
«Le parti - conferma Massimo Lolli, direttore del personale - durante l´incontro di oggi hanno sottoscritto accordi attuativi del piano gestione esuberi contenuto nell´intesa siglata al Ministero del Lavoro».
I lavoratori e i sindacati, fortemente preoccupati per il loro futuro lavorativo e per la crisi occupazionale che attanaglia il Paese, stanno da tempo cercando una soluzione per riuscire a ridurre, per quanto possibile, gli effetti negativi dovuti al trasferimento della produzione di Filivivi in Romania. Uno degli obiettivi prioritari è la ricollocazione delle maestranze, perlopiù donne e mamme, anche in settori diversi dal tessile.
«Il reimpiego del 30% del personale in esubero, nei primi 12 mesi, diventa un requisito fondamentale per accedere al secondo anno di cassa integrazione straordinaria - spiega Renato Omenetto di Cgil-Filtea a nome anche di Cisl e Uil - Dobbiamo quindi correre per raggiungere questo obiettivo e con la riunione di oggi c´è stato l´impegno delle proprietà a trovare una soluzione concreta per almeno 36 persone dipendenti di Filivivi a Piovene. Si partirà da un´azione di monitoraggio del territorio per capire quali professioni sono maggiormente richieste nelle nostre zone al fine di attivare dei corsi di formazione, che saranno sostenuti in gran parte dal Gruppo Marzotto, realmente utili per i dipendenti».
Un passo in avanti, quindi, che si traduce in una piccola speranza per gli operai della sede di Piovene che in questi ultimi mesi si sono battuti in tutti i modi per evitare di perdere il proprio posto di lavoro. Un´ottantina di loro anche ieri mattina si sono presentati davanti alla sede dell´associazione industriali di Schio per segnalare il disagio per quanto subito seppur con una dimostrazione civile e pacifica.
«Oggi abbiamo avuto la conferma che le proprietà cercheranno di mantenere la promessa fatta - ha ribadito Natalino Montoro, responsabile rsu -: mantenere il magazzino attivo a Piovene potrebbe in effetti tradursi in posti di lavoro per alcuni di noi. Inoltre se ci saranno nuove assunzioni nelle altre sedi delle proprietà ci è stato detto che noi avremo la priorità».

Leggi tutti gli articoli su: Il Giornale di Vicenza, ex Lanerossi, Filivivi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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