GdF, video e slide su C'è posta per te: arrestati italiani dediti a spaccio di hashish
Venerdi 19 Novembre 2010 alle 14:58 | 0 commenti
Guardia di Finanza - Oltre mille gli episodi di spaccio accertati: tra gli spacciatori, che rifornivano soprattutto giovani e giovanissimi, oltre a disoccupati, anche operai, artigiani, pensionati ed impiegati e perfino un mastro vetraio di Murano (in video l'intervista a Borrelli, con immagini dell'operazione, e le slide della conferenza; nella prima foto al centro il colonnello Antonio Morelli e a destra il tenente colonnello Paolo Borrelli, nella seconda gli arrestati).
Nell'ambito di una ampia attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, dott. Luigi Salvadori, militari della Sezione Mobile del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza questa mattina hanno eseguito 11 arresti (scarica da qui l'elenco), due provvedimenti di presentazione alla p.g. e 25 perquisizioni nelle province di Vicenza, Venezia, Padova, Treviso e Cagliari, nei confronti di un'organizzazione criminale composta da italiani, a vario titolo compartecipi della criminosa attività di spaccio e traffico di almeno mezza tonnellata di hashish, per un giro d'affari di oltre 3 milioni di euro.
Le attività odierne si collocano in un contesto più ampio, inserito nell'ambito di un medesimo filone investigativo, nel cui alveo, in precedenza, erano già state arrestate in flagranza di reato 7 persone e che aveva portato al sequestro, tra l'altro, di un vero e proprio arsenale (pistole, esplosivo, detonatori, ecc.), di denaro ed autovetture e di oltre 10 kg di hashish. Nel complesso, ad oggi, sono indagati oltre 40 soggetti.
L'indagine era stata avviata mesi orsono nei confronti di 5 giovani ragazzi, poi tutti indagati, facenti parte della c.d. "Vicenza bene", 3 dei quali, nel settembre 2009, furono tratti in arresto in flagranza di reato, in quanto in procinto di ritirare da un corriere espresso alcuni pacchi postali provenienti dalla Spagna, nei quali era abilmente occultata, all'interno di candele di cera, sostanza stupefacente del tipo hashish. Nell'occasione, fu sequestrato circa mezzo Kg. di hashish.
Gli approfondimenti investigativi avevano permesso di identificare numerosi fornitori di stupefacente, il principale dei quali, BERTATO Maurizio, era stato trovato in possesso, oltre ad 8 kg. di droga, di un vero e proprio arsenale di armi, munizioni ed esplosivo al plastico (gr. 1.500 di esplosivo plastico in panetti, 800 grammi di tritolo, n. 6 temporizzatori, n. 32 detonatori, n. 6 pistole, di cui due con matricola abrasa, un silenziatore, n. 612 proiettili di vario calibro, n. 1 microfono direzionale), e tratto in arresto in flagranza di reato nel febbraio scorso.
Le serrate, successive indagini, eseguite anche tramite il ricorso ad intercettazioni telefoniche - aventi ad oggetto molteplici utenze cellulari, tutte fittiziamente intestate a terze persone - oltre che a pedinamenti, appostamenti e all'utilizzo di localizzatori con sistema di rilevazione GPS, permettevano di raccogliere ulteriori, rilevanti elementi probatori, che consentivano di trarre in arresto, nei mesi di febbraio e marzo di quest'anno, altre 3 persone di nazionalità italiana, responsabili di spaccio ed una di detenzione di armi.
Con le attività odierne si aggiunge un rilevantissimo tassello, quindi, ad una complessa indagine, durata oltre un anno, assicurando alla Giustizia 13 membri di un sodalizio criminale di alto profilo che, nel periodo oggetto di attenzione investigativa, hanno spacciato circa 500 chilogrammi di hashish, con un illecito profitto di oltre € 3.500.000,00; sono stati monitorati ed accertati oltre 1.000 episodi di cessione di droga.
Gli arrestati odierni sono risultati essere clienti del BERTATO, da cui si rifornivano e che provvedevano alla consegna dello stupefacente direttamente a numerosissimi consumatori, anche giovanissimi, ovvero ad altri ulteriori fornitori: operavano, tutti, nelle zone di rispettiva residenza, in particolare nella città di Vicenza, nella zona dell'ovest e dell'alto vicentino (Dueville, Costabissara, Caltrano, Chiuppano, Cartigliano, Rosà , Sandrigo, Tezze sul Brenta, Breganze), nonché nelle provincie di Padova (Piombino Dese), Venezia (Cavallino Treporti e San Donà di Piave), Treviso (Castello di Godego).
La maggior parte dei soggetti oggi arrestati ha un età ricompresa, in prevalenza, tra i 40 ed i 50 anni: molti sono privi di attività lavorativa o sono risultati impiegati in lavori solo saltuari; in alcuni casi, tuttavia, sono emerse le responsabilità di insospettabili operai, di un carrozziere, un falegname, un mastro vetraio di Murano nonché di un impiegato e, addirittura, un pensionato, risultati fornitori di giovani che fanno uso personale di stupefacente.
Nell'operazione odierna sono state, inoltre, perquisite le abitazioni, oltre che dei soggetti destinatari di provvedimenti a firma del g.i.p., di altre 14 persone, tutte indagate, risultate coinvolte nell'illecito traffico in ruoli ancora da approfondire compiutamente.
Il quadro che emerge dalle indagini è davvero preoccupante, in relazione alla diffusione del fenomeno tra i giovani, all'ammontare dei quantitativi di stupefacente ed alla strutturazione e pericolosità dei sodalizi criminali, costituiti da soggetti quasi sempre con precedenti penali.
I successivi accertamenti saranno finalizzati anche, da ultimo, a far pagare le tasse, secondo le attuali norme, sui proventi derivanti dall'illecito traffico, quali redditi da attività illecita.
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