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GdF Vicenza: 7 arresti per spaccio di cocaina, eroina e hashish, denunciato il titolare di un negozio di telefonia

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 15:14 | 1 commenti

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Il Comando Provinciale Guardia di Finanza Vicenza comunica che alle prime ore della mattinata odierna 8 novembre, finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, con l’ausilio di unità cinofile del locale Comando Provinciale, stanno eseguendo sette misure cautelari personali, disposte dal G.I.P. di Vicenza, di cui sei in carcere e una ai domiciliari, rispettivamente, nei confronti di tre tunisini (J.F. di anni 29, K.S. di anni 25 e A.S. di anni 35), due algerini (C.M.A. di anni 27 e Z.R. di anni 31), un italiano (Q.F. di anni 41) e un marocchino (H.R. di anni 39). Gli arrestati devono rispondere di circa 900 episodi per un totale di oltre 4.200 grammi tra cocaina, eroina e hashish venduta (pari a un volume d’affari di oltre 300 mila euro), che hanno alimentato il “mercato” della droga del capoluogo berico, fulcro delle attività illecite.

Nel medesimo contesto sono state eseguite 14 perquisizioni locali e personali nei confronti degli arrestati e delle loro rispettive abitazioni.

È stato, inoltre, perquisito un negozio di telefonia del centro storico di Vicenza, il cui titolare è stato denunciato per favoreggiamento, con l’accusa di aver rifornito l’organizzazione criminale di numerose schede telefoniche intestate a soggetti inconsapevoli o, addirittura, a persone inesistenti, per evitare la riconducibilità delle stesse ai reali utilizzatori.

L’attività odierna si inquadra nell’ambito dell’operazione “SLASH”, coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Vicenza, dott.ssa Giulia Floris e dott. Hans Roderick Blattner, che ha visto i militari del Comando Provinciale di Vicenza impegnati nello svolgimento di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti protrattisi per poco meno di un anno.

Risale, infatti, al febbraio scorso, la morte di uno dei principali indagati a seguito dell’ingestione di cocaina durante un blitz nei pressi di un supermercato sito in viale San Lazzaro, a Vicenza: infatti, alla vista dei militari delle Fiamme Gialle, il trentaduenne tunisino A.M.A. ingerì una notevole quantità di cocaina, addentando la busta di cellophane che la conteneva trasportata nella propria autovettura. Il gesto causò nel malcapitato un arresto cardiaco fulminante, che rese vano ogni tentativo di soccorso. La successiva perquisizione permise di rinvenire, all’interno dell’autovettura, il restante contenuto del sacchetto, quantificato in 35 grammi di cocaina in “sasso”.

Successivi approfondimenti investigativi portarono all’individuazione del fornitore del tunisino deceduto, identificato nel marocchino H.R. di anni 39, arrestato in provincia di Brescia dai finanzieri vicentini qualche settimana più tardi e trovato in quella circostanza in possesso di circa 30 grammi di cocaina.

Nel corso dell’intera indagine, sono stati denunciati anche ulteriori 2 italiani, clienti dell’organizzazione criminale, dalla quale si rifornivano a loro volta.

I destinatari della odierna ordinanza di custodia cautelare sono soggetti, perlopiù stranieri irregolari in Italia, che vivono esclusivamente dei proventi di attività illecite ed alcuni degli stessi sono da considerarsi socialmente pericolosi, in quanto gravati da importanti precedenti di polizia per risse, accoltellamenti e altri reati contro la persona.

L’attività svolta in data odierna si aggiunge ad un servizio di vigilanza finalizzato al contrasto dei traffici illeciti svolto dai finanzieri del Comando Provinciale vicentino che, proprio nei giorni scorsi, ha portato all’arresto in flagranza di reato di due soggetti tunisini e alla denuncia di un loro connazionale, con il contestuale sequestro di circa 60 grammi di cocaina.

La complessa indagine condotta dai militari dalle Fiamme Gialle di Vicenza ha messo in luce – per l’ennesima volta – l’esistenza di un nutrito numero di soggetti nordafricani (privi di permessi di soggiorno), che hanno intessuto un fiorente commercio di droga nella zona centrale del capoluogo berico. Tale situazione desta ancor più preoccupazione se si pensa che i principali clienti-consumatori di droga (e si parla principalmente di cocaina ed eroina) sono giovani ragazzi italiani attratti da questo killer spietato e silenzioso, ormai disponibile sempre più a buon mercato.

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Commenti

Inviato Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 17:25

Ma ancora, qualcuno..stenta a crederci. Qui si tratta di delinquenti, ladri, spacciatori che, seguono il mercato. Gli stranieri IRREGOLARI, devono essere presi, caricati su un aereo e paracadutati nel paese d'origine, volenti e no! I) commercianti di COCAINA, sono iscritti alla Camera di Commercio? Mala tempora currunt!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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