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GdF, operazione antidroga

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 23 Settembre 2011 alle 15:50 | 0 commenti

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Guardia di Finanza  -  Sgominato un sodalizio criminale dedito allo spaccio di hashish e cocaina - anche "tagliata" con sostanze ulteriormente nocive - nel centro di Vicenza, di recente interessato da gravi episodi di violenza con frequenti risse tra extracomunitari. Eseguite 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque marocchini ed un algerino, che costituivano una vera e propria banda, che aveva preso il controllo del centro storico. Guarda qui le interviste al Colonnello Livio De Luca e al Tenente Colonnello Paolo Borrelli.

Nell'ambito di una articolata attività investigativa coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, Dott. Luigi Salvadori, militari della Sezione Mobile del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza hanno smascherato una radicata organizzazione criminale di soggetti, di nazionalità marocchina ed algerina, dediti allo spaccio di hashish e cocaina, nelle principali zone del centro storico di Vicenza.
I militari delle Fiamme Gialle di Vicenza hanno dato esecuzione, nella giornata di ieri, a 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere, firmate dal G.I.P. di Vicenza - Dott. Stefano Furlani, nei confronti di altrettanti soggetti, due dei quali in Italia in stato di clandestinità: gli interessati sono stati tratti in arresto in Vicenza, Torino ed in provincia di Padova e tradotti nelle case circondariali di Vicenza, Verona, Padova, Torino.
Sono state eseguite 12 perquisizioni (tra locali e personali), con l'impiego di 24 militari e l'intervento di unità cinofile: sequestrati anche € 5.000 in contanti (quasi tutti in banconote da € 500) presso l'abitazione di uno degli arrestati.
Le indagini hanno consentito di far emergere un traffico di sostanze stupefacenti posto in essere dagli indagati nei confronti, in prevalenza, di giovani italiani (dai venti a trent'anni) e, talora, di propri connazionali: nell'arco di poco più di un mese, sono state monitorate, attraverso l'ausilio di intercettazioni telefoniche e pedinamenti, circa 200 cessioni, per oltre Kg. 5 di stupefacente.
E' stato appurato che la droga ceduta al dettaglio era spesso "tagliata" con sostanze altamente nocive (es. calce e medicinali di vario tipo), talché alcuni acquirenti hanno dichiarato di avere avuto vari problemi fisici - ulteriori rispetto a quelli di per sé connessi all'uso del "prodotto normale" - dopo l'assunzione dello stupefacente acquistato.
Gli indagati, quasi tutti privi di regolare occupazione, sono membri di una vera e propria "banda" che operava nel centro storico della città di Vicenza, spacciando nelle adiacenze dei principali locali serali/notturni, affollati soprattutto nel fine settimana.
I soggetti destinatari di misure cautelari sono molto pericolosi socialmente, essendo stati già segnalati all'Autorità Giudiziaria, per vari reati, quali furti, risse, violenze private, minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
Elemento di spicco del sodalizio criminale sgominato era sicuramente B. H., di 33 anni, il quale curava l'approvvigionamento dello stupefacente, che proveniva dalla Lombardia (quanto alla cocaina) e dal Piemonte (per l'hashish), ed i rapporti con la "clientela", in ciò coordinando l'attività dei restanti componenti della banda.
Un ulteriore membro del "gruppo", di 22 anni, algerino, detto il "grosso" per la corporatura fisica, era solito portare con sé un coltello e si occupava di intimidire, anche con minacce, membri di etnie antagoniste nello spaccio in centro città; dalle intercettazioni sono emerse anche risse con percosse tra connazionali. In un caso, è stato rilevato un accordo, poi non finalizzato, tra due membri della banda, per rapinare un giovane italiano, cliente di uno di essi, poco prima che desse corso all'acquisto dello stupefacente.
Gli spacci di droga avvenivano tutti nel centro cittadino, senza ricorso ad autovetture: sono stati monitorati numerosissimi episodi in Piazza dei Signori, Piazza delle Poste, Piazza delle Erbe, Piazza Castello, Via Roma, Corso Palladio ed altri luoghi del centro storico; tra i nascondigli preferiti per le dosi di stupefacente gli argini del fiume Bacchiglione e le fioriere della città.
Talune volte, per i clienti "abituali", venivano effettuate consegne a domicilio utilizzando autovetture che gli stessi indagati denominavano "taxi neri": ulteriore peculiarità, questa, emersa dal servizio. Trattasi, in sintesi, di autovetture di grossa cilindrata e di non recente immatricolazione condotte da africani (non magrebini) che vengono utilizzati, a chiamata, come veri e propri "taxi abusivi" dagli stranieri, a prezzi molto ridotti.
L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Vicenza fornisce una ulteriore, efficacissima risposta al bisogno avvertito dalla cittadinanza di legalità, sicurezza e controllo del territorio.
Nell'ambito dell'operazione in esame, negli scorsi mesi (da aprile a luglio), erano stati già eseguiti altri due arresti in flagranza di reato (di un nigeriano e un italiano) ed un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un cittadino marocchino nonché sequestrati oltre 800 grammi di sostanza stupefacente


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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